Jobel in scena con “L’uomo di Tarso”
Uno spettacolo originale, in cui musica, teatro e danza sui alternano in un gioco di geometrie e suggestioni, per raccontare la vita e i viaggi dell’Apostolo delle genti. La regia è di Lorenzo Cognatti di R. S.
L’Anno paolino è un’opportunità unica per veder raccontare Paolo attraverso ogni forma espressiva dell’arte. Ne è la conferma lo spettacolo ideato da Jobel Teatro, che in settimana presenterà sul palcoscenico del Teatro Italia la storia dell’Apostolo delle genti in una forma singolare. Si tratta di una vicenda narrata su più livelli da quattro artisti «in un gioco – spiegano gli organizzatori – di geometrie, simbologie e suggestioni». Un viaggio tra recitazione, musica e danza, che ripercorrerà tutta la vita de “L’uomo di Tarso” – questo il titolo della rappresentazione – fino alla morte, quando esce di scena a testa alta per aver «combattuto la buona battaglia».
A firmare e a dirigere lo spettacolo è Lorenzo Cognatti, giovane «mente» del Jobel Teatro, nato nel 2000 dalla sua passione e dalla sua esperienza: tra le sue ultime fatiche, “Genesi”, per il Sinodo dei vescovi 2008. Lo spettacolo dedicato a Paolo, in collaborazione con la Società di San Paolo e con il patrocinio di Conferenza episcopale italiana (Ufficio per il tempo libero, la pastorale e lo sport), Vicariato di Roma e Centro sportivo italiano, andrà in scena il 15 e 16 maggio, alle ore 21, e il 17 maggio, alle ore 17.30 (e replicato il 15 e 16 in mattinate appositamente riservate alle scuole), presso il teatro di via Bari 18 (biglietti 12 euro, ridotti e gruppi 10 euro, info 320.7224298).
Va aggiunto che, in collaborazione con le Edizioni Paoline, nei giorni di svolgimento della manifestazione, il foyer del Teatro Italia ospiterà la mostra iconografica itinerante dedicata a San Paolo, realizzata dalle Figlie di San Paolo.
11 maggio 2009