Incoronazione della Vergine in Santa Maria Maggiore

di Marco Frisina

Ricordo ancora in modo vivo la commozione vissuta il giorno della mia ordinazione sacerdotale in Santa Maria Maggiore. Entrammo nella navata centrale della basilica con i miei compagni di ordinazione ed avanzammo lentamente nella processione introitale fino a giungere davanti all’altare. Alzando gli occhi, ci trovammo davanti lo splendido mosaico absidale dell’Incoronazione della Vergine di Jacopo Torriti, capolavoro romano della fine del XIII secolo. Era l’immagine che avevamo scelto per il nostro ricordo di ordinazione e credo sia rimasta impressa profondamente nel nostro cuore come un’immagine mirabile della Chiesa. Gesù, dopo aver fatto sedere sua madre sul suo stesso trono di gloria, pone la corona regale sul capo della Vergine Maria che, guardando verso di noi, indica Cristo stendendo la sua mano verso di lui. Torriti volle mostrare come la gloria di Maria sia anche quella della Chiesa, il trionfo della redenzione e il trionfo dell’intera creazione che, finalmente redenta, è accolta nella gloria del cielo. La bellezza della natura umana, rinnovata e liberata dal sacrificio pasquale, risplende nell’umanità glorificata di Cristo e di sua madre: l’Assunta è il segno splendente del potere straordinario della grazia meritataci da Cristo e da lui donataci, proprio come nel mosaico viene espresso dal gesto di Cristo. In lei contempliamo ciò che saremo, da lei ci aspettiamo il sostegno e l’aiuto, con lei godremo per sempre la gioia infinita dell’amore di Dio in Cristo nostro Salvatore.

24 maggio 2009

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