Incidente durante il pellegrinaggio al Divino Amore. Morta suor Teresilla

La religiosa che raccolse il memoriale dell’ex br Morucci uccisa da un’auto mentre guidava il corteo verso il santuario dell’Ardeatina di Federica Cifelli

Recitava il Rosario marciando verso il santuario del Divino Amore, suor Teresilla, quando un’auto l’ha investita uccidendola sul colpo, nella notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre. Come in ogni pellegrinaggio, da 24 anni a questa parte, camminava davanti a tutti. Cento metri prima del Crocifisso e delle auto della polizia municipale che ogni sabato scortano i pellegrini che si ritrovano a mezzanotte a Porta Capena per mettersi in cammino verso il santuario mariano di via Ardeatina. Quattordici chilometri di preghiera, canti e silenzio. Illuminati solo dalla luce delle fiaccole.

Proprio per questo è morta suor Teresilla: una Renault Twingo che stava sorpassando il corteo poco prima del Grande raccordo anulare l’ha travolta e uccisa alle quattro meno un quarto del mattino. Nel buio, il conducente non ha potuto fare nulla per evitarla. La religiosa, 65 anni, si è spenta sul colpo. Al santuario mancavano circa due chilometri. È morta al servizio degli altri, Chiara Barillà – questo il suo nome all’anagrafe -, così come aveva vissuto, prendendo i voti da giovanissima nell’ordine delle Serve di Maria Riparatrice e assumendo il nome di Teresilla. Calabrese, era a Roma negli anni di piombo, volontaria nelle carceri di Regina Coeli e di Rebibbia. Qui si impegnava per favorire il reinserimento dei detenuti, accompagnandoli poi nell’uscita dal carcere. In particolare, era riuscita a raccogliere le confidenza degli ex brigatisti, facendo da tramite tra lei e il mondo della politica. È a lei che Valerio Morucci, dopo la dissociazione dalla lotta armata, consegnò il memoriale sul caso Moro che la religiosa fece arrivare all’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Sei mesi dopo, in regime di semilibertà, morucci iniziava a lavorare presso l’Opera don Calabria, a Primavalle.

Un volontariato al servizio della persona, quello di suor Teresilla, impegnata anche come infermiera nel reparto di Chirurgia II dell’ospedale San Giovanni. Anche lì in ascolto e a disposizione dei malati. Professionalmente e non solo.

24 ottobre 2005

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