Il “Salotto Alzheimer” della capitale
Apre oggi pomeriggio la sala in cui i malati del morbo e i loro familiari potranno usufruire dell’aiuto di esperti di Jacopo D’Andrea
“Alzheimer Cafè”. Si chiamerà così la prima sala della città in cui i malati del morbo descritto per la prima volta nel 1906, e i propri parenti, tra una bevanda e un dolcetto, potranno usufruire dell’aiuto di esperti. Caratterizzata da demenza degenerativa progressiva, questa terribile patologia, nella maggior parte dei casi, chiama i familiari delle persone che ne sono affette a un arduo compito d’assistenza. Un compito assolto da numerose associazioni che operano su tutto il territorio nazionale. Una di loro, “SOS Alzheimer”, ha dato vita a questo progetto, denominato appunto “Salotto Alzheimer”, grazie anche alla fattiva collaborazione del settore Volontariato della Caritas diocesana e del Centro del Sacro Cuore di Roma.
L’iniziativa partirà lunedì 14 gennaio presso lo stesso Centro del Sacro Cuore (via Bardanzellu, 83). Parteciperanno all’inaugurazione l’assessore alle Politiche Sociali e Promozione della Salute del Comune di Roma, Raffaela Milano, l’assessore alla Salute Regione Lazio, Augusto Battaglia, l’assessore ai Servizi Sociali Regione Lazio, Silvia Costa, l’assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia di Roma, Claudio Cecchini. Inoltre presenzieranno all’incontro il vescovo Armando Brambilla, responsabile della Pastorale Sanitaria del Vicariato, monsignor Guerino Di Tora, direttore della Caritas diocesana, Vincenzo Marigliano, medico del Policlinico Umberto I, e Francesca Danese, del Cesv-Spes (Centri di servizio volontari Lazio). Darà infine la sua disponibilità in qualità di testimonial anche Toni Santagata.
«Il fine dell’iniziativa, è quello di dotare finalmente anche la città di Roma, come il resto d’Europa, di un “Alzheimer Cafè”», spiegano i responsabili dell’associazione promotrice. Dopo la data inaugurale, ogni lunedì dalle 15.30 alle 17.30 al Centro del Sacro Cuore, le persone colpite dal morbo e i loro congiunti potranno partecipare, all’interno di questo nuovo spazio, a incontri tematici, nel corso dei quali si sperimenteranno tecniche e strategie di riabilitazione cognitiva, avvalendosi della musicoterapia, della psicodanza terapia e della logopedia. Ma soprattutto, concludono dal direttivo di “SOS Alzheimer”, «si cercherà di accogliere veramente tutte le richieste che perverranno, offrendo alla città un servizio e un punto di riferimento certi».
10 gennaio 2008