Il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese

La casa dell’artista e le annesse sale espositive raccolgono le opere del pittore e scultore nominato senatore a vita per meriti artistici nel 1950 di Francesca Romana Cicero

Nella quiete di Villa Borghese il piccolo museo intitolato a Pietro Canonica – pittore, musicista e scultore di Moncalieri – ne celebra l’artista e l’uomo. L’occasione del cinquantenario della morte (Moncalieri, 1º marzo 1869 – Roma, 8 giugno 1959) può rappresentare lo stimolo per effettuarvi una visita e gustare da vicino le sue doti scultorie, e quella sua passione per un’arte che tende ad idealizzare e, ad un tempo, esprimere, i moti più segreti dell’animo. Un’arte che modula l’armonia delle forme classiche e neoclassiche con le inquietudini romantiche e lo slancio sentimentale dell’Ottocento.

Emozioni segrete dell’animo umano ravvisabili anche nei ritratti eseguiti per i suoi prestigiosi committenti, che ne diffusero la fama presso le famiglie aristocratiche e le corti di tutta Europa, e persino in Oriente. Fama che indusse anche le autorità ecclesiastiche del tempo – eresse un monumento funerario a Papa Benedetto XV in marmo e bronzo per la basilica di San Pietro – ad affidarsi alla sua perfezione esecutoria presente anche in opere monumentali realizzate per quei municipi che, all’indomani della Grande Guerra, desideravano rendere omaggio ai caduti.

Tanti i nomi dei personaggi illustri ritratti: dallo zar Nicola II a Faysal re dell’Iraq, da Edoardo VII ad Ataturk – per citare solo alcun opere. Ma le sue abilità risultano essenzialmente nelle figure di donna, nelle quali il senso estetico si coniuga più felicemente alle intuizioni psicologiche. I temi sacri, invece, già presenti nella produzione giovanile, indulgono su una rappresentazione di Cristo nella sua sofferenza più piena.

Il museo consente anche di effettuare un percorso più “privato”, che consente di visitare lo studio e l’appartamento nel quale l’artista – nominato senatore a vita per meriti artistici da Luigi Einaudi nel 1950 – ha vissuto. Percorso che offre un modello, raro in Italia, di museo-casa d’artista. L’appartamento, che ha conservato gli originari arredi piemontesi e le collezioni, è stato aperto al pubblico nel 1988 e annesso al percorso museale dopo la scomparsa della seconda moglie dell’artista, che continuò ad abitare nella casa anche dopo la morte dello scultore. La signora era stata infatti nominata dal Comune di Roma “Conservatrice Onoraria” dell’“Archivio Canonica”.

L’edificio ospitante il museo, che originariamente era il cosiddetto “Gallinaro” – ovvero, luogo dove si allevavano struzzi, pavoni e anatre per le battute di caccia della famiglia Borghese – e che poi aveva assunto nel Settecento l’aspetto (quello attuale) di una cinta turrita medievale, era stato infatti ceduto dopo un incendio allo scultore, che lo arredò secondo il suo gusto, salvaguardandone spazi di “rappresentanza” per i suoi ospiti.

“Museo Pietro Canonica” a Villa Borghese, viale Pietro Canonica (piazza di Siena) 2.Orario: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19; festività fino alle 13.30 (la biglietteria chiude mezz’ora prima). Giorni chiusura: lunedì, 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre. Ingresso ordinario: intero 3 euro; ridotto 1,50 euro. In occasione di eventi culturali il prezzo del biglietto può subire variazioni.

16 giugno 2009

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