Il mosaico con la «Parusia» a Santa Pudenziana

di Marco Frisina

Tra le chiese più antiche di Roma quella di Santa Pudenziana occupa un posto particolare. La tradizione vuole che l’Apostolo Pietro convertì la famiglia del senatore Pudente e ne divenne amico tanto da essere ospitato per diversi anni nella sua casa. Pudente e le sue figlie, Pudenziana e Prassede, furono martirizzati e sulla loro casa fu edificata la Basilica che oggi conosciamo. In realtà la storia della costruzione di questa chiesa è successiva di più di un secolo dai tempi apostolici. La basilica sorse infatti nel IV secolo sui resti di un’antica struttura termale di due secoli prima; nel IX secolo Papa Pasquale, come aveva fatto già con altri martiri, traslò qui le reliquie di Santa Pudenziana dalle catacombe di Priscilla. La basilica conserva elementi antichissimi, come gli affreschi dell’Oratorio Mariano dietro l’abside, in cui appare la Vergine con il Bambino e le due martiri, e lo stupendo mosaico absidale con la rappresentazione della «Parusia», l’avvento glorioso di Cristo. Nello sfondo la croce gemmata si innalza nel cielo circondata dai simboli degli evangelisti mentre in basso appaiono i monumenti di Gerusalemme, la Chiesa in terra e la Chiesa in cielo congiunte nell’avvento glorioso di Cristo. Altre memorie artistiche e storiche arricchiscono la basilica che, come tanti altri luoghi di Roma, ha una sua eloquenza tutta particolare, legata alle memorie apostoliche e alla fede antica e sempre nuova della Chiesa.

22 marzo 2010

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