Il corpo di Cecilia, la Santa che innalza il suo canto
Nella basilica di Trastevere il capolavoro di Stefano Maderno
Nel 1599, durante i lavori di restauro della basilica di Santa Cecilia in Trastevere fu rinvenuto il corpo della santa: giaceva sul fianco destro, le ginocchia ripiegate e il capo reclinato verso terra, le braccia tese in avanti, le tre dita della mano destra e uno della sinistra erano distese a testimoniare la sua fede nell’Unità e Trinità di Dio. La statua, che Stefano Maderno realizzò a memoria di questo rinvenimento, la raffigura così, riproducendo drammaticamente la giovane martire in quella posizione particolare e significativa. Non sapremo mai se il rinvenimento corrispondeva a una posizione fortuita dovuta al lungo seppellimento, ma certamente questa statua è un capolavoro che continua a parlarci di Cecilia, della sua testimonianza e della sua tragica morte. La leggenda della santa musicista nacque dal fraintendimento di alcune parole della sua «passio» da cui era stata tolta l’espressione «in corde suo»: «Cantantibus organis in corde suo soli Domino decantabat» (mentre gli organi cantavano ella cantava nel suo cuore al Signore). Ma ogni martire canta con la sua vita al Signore innalzando a Lui il suo canto d’amore, come Cecilia vergine e sposa di Cristo.
20 novembre 2005