Il Cif condanna gli insulti sessisti alla presidente Boldrini

Dura nota del Centro italiano femminile che si rivolge al Movimento 5 stelle chiedendo che «non si trasformi in uno strumento di amplificazione di insulti e ingiurie. Donne siano rispettate da tutti» di R. S.

È una condanna senza mezzi termini quella del Cif, Centro italiano femminile, quella nei confronti degli insulti rivolti alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini dei giorni scorsi da parte di alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle: «grave segnale di incuria e istituzionale e culturale che non può essere sottovalutato o sminuito». Il comunicato prosegue: «facciamo appello ad ogni deputato e ad ogni senatore presenti in Parlamento affinché intraprendano un’azione comune contro il clima di violenza assunto dal dibattito politico e contro l’uso del turpiloquio come modalità per esprimere dissenso, che rischiano di condannare il nostro Paese ad una regressione inaccettabile».

Il Cif chiede al Movimento 5 Stelle, e in modo particolare alle sue rappresentanti in Parlamento, «di non permettere che il Movimento si trasformi in uno strumento di amplificazione di insulti e ingiurie, ma di salvaguardare il loro impegno politico esprimendo sempre democraticamente il dissenso». Da settant’anni «il Cif svolge un capillare lavoro per avvicinare le donne alla politica e la politica alle donne – dice la presidente nazionale del Cif Maria Pia Campanile Savatteri – perché le donne siano responsabilmente partecipi della vita del Paese, responsabilità a cui tutte siamo chiamate in questo delicato momento istituzionale e culturale, che riusciremo a superare solo se insieme sapremo difendere le nostre istituzioni, la nostra democrazia, la nostra cultura».

3 febbraio 2014

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