Il bravo catechista «contagia con la propria fede»

L’esortazione del cardinale Vallini all’assemblea diocesana degli evangelizzatori. Monsignor Lonardo: «Recuperare la freschezza del primo annuncio» di Daniele Piccini

«Negli Atti degli Apostoli l’evangelista Luca racconta di come la notizia della Resurrezione di Cristo trafisse i cuori dei presenti. Quando insegnamo catechismo sappiamo trafiggere il cuore degli ascoltatori? Tutto dipende dalla santità dei catechisti». Il cardinale vicario Agostino Vallini – intervenuto sabato mattina nell’aula magna dell’Università Lateranense alla presentazione del programma 2008-2009 dell’Ufficio catechistico, esposto dal direttore monsignor Andrea Lonardo – ha invitato i catechisti a riscoprire, ogni giorno, le motivazioni della propria vocazione missionaria. «La Chiesa – ha proseguito il porporato – deve continuamente misurare la propria capacità di evangelizzazione e avere il coraggio di ripartire da zero, come ha fatto San Paolo e prima di lui, Cristo stesso. Ogni giorno il catechista deve chiedersi “Chi è per me Gesù?”. Se non coltiva questa domanda potrà essere un bravo divulgatore di notizie sul cristianesimo, ma la sua opera non darà frutti. Il segreto è contagiare gli altri con la propria fede».

La difficoltà del compito di evangelizzazione si definisce nelle sue proporzioni se la si commisura all’attuale situazione italiana. «Nel nostro Paese, oggi, possiamo presupporre la fede?», chiede il cardinale alla platea. Si alza un coro di “no” dalle poltrone dell’aula magna. «Avete ragione, siamo in una situazione complessa, ma c’è lo Spirito Santo. Non dovete sentirvi inadeguati davanti al vostro compito – incoraggia il porporato – per fortuna Dio Padre è un catechista migliore di noi, ci penserà Lui a riempire le chiese. Quando siete scoraggiati pensate che se il Signore ha messo proprio noi, vescovi, catechisti e sacerdoti,in questo tempo, vuol dire che si fida di noi. Quindi anche noi dobbiamo fidarci di Lui».

“Ripartire da zero con coraggio”: la sfida lanciata dal cardinale vicario sarà raccolta e concretizzata dai catechisti nel concretizzare il programma dell’Ufficio catechistico per il prossimo anno – “Gesù è Risorto. Educare alla speranza nella preghiera, nell’azione, nella sofferenza”. Lo ha ricordato monsignor Andrea Lonardo, invitando a «recuperare la freschezza del primo annuncio. La catechesi non è costruire una casa, ma ripartire sempre dalle fondamenta. Non insegnamo a fare il segno della Croce, ma il valore della Croce». La stella polare per l’azione dei catechisti della diocesi di Roma saranno le suggestioni del convegno diocesano, tenutosi lo scorso 12 giugno nella basilica Lateranense. L’allora cardinale vicario Camillo Ruini chiedeva in quell’occasione di trasformare la catechesi degli adulti in autentica pastorale famigliare. «Sì, perché l’adulto non è mai un ente astratto – ha spiegato monsignor Lonardo – ma una persona inserita in un contesto di relazioni affettive».

Nella lettera sul compito urgente dell’educazione, inviata da Benedetto XVI alla Diocesi di Roma lo scorso 21 gennaio, il Pontefice esortava a rivolgere un’attenzione particolare alle generazioni più giovani. «Questo compito affidatoci dal Papa – ha spiegato il direttore dell’Ufficio catechistico – è ancor più urgente se pensiamo che le famiglie spesso non si occupano dell’educazione cristiana dei loro figli. Al mondo giovanile siamo debitori di una passione educativa ancor più intensa, dobbiamo insegnare ai ragazzi la felicità nascosta nelle piccole speranze di ogni giorno». E la speranza, come ha detto il Pontefice nel suo discorso d’apertura del convegno diocesano, la si trova soprattutto nella preghiera, nell’azione e nella sofferenza. «In questo anno – ha annunciato monsignor Lonardo – dovremo impegnarci a trovare il modo cristiano di parlare del male». I due appuntamenti formativi delle prefetture quest’anno saranno dedicati proprio ai temi della libertà e del male.

Per trovarsi pronti alla sfida dell’”urgente compito educativo” è infatti necessaria la «formazione continua dei formatori», come raccomanda il Vademecum della Diocesi di Roma per l’anno 2008-2009. Per i catechisti del battesimo e della Cresima gli appuntamenti sono per l’11 febbraio 2009, il 16 e il 23 marzo presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore. Ad aprile il corso per i catechisti che accompagnano i pellegrini in Terra Santa, a settembre il convegno estivo per catechisti e aspiranti. Dall’11 ottobre fino al 23 maggio, nelle basiliche storiche della Capitale si terrà il “Corso sulla Chiesa di Roma da San Giustino a Sant’Agostino”.

Per informazioni più dettagliate sul programma 2008-2009 dell’Ufficio catechistico: http://www.ucroma.it/programmazione-dellanno/

29 settembre 2008

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