Il Bene e il Male nei media
di Elisa Manna
Per una coincidenza di quelle che solo il caso sa creare, un Evento mondiale come la beatificazione dell’amatissimo Papa Giovanni Paolo II, la personificazione del Bene nell’immaginario collettivo contemporaneo, e l’uccisione dell’uomo che su questa terra ha impersonificato il male assoluto, Osama Bin Laden, si sono succedute a distanza di una manciata di ore.
Chi ha avuto il privilegio di assistere da vicino alla cerimonia di beatificazione sa bene che la folla oceanica convenuta dai quattro angoli della Terra per essere ancora una volta con il «suo» Papa non era una folla “evenemenziale”, non era lì per curiosare o dire “c’ero anch’io”.
Il silenzio irreale, ultramondano, che si creava durante la Messa, quando una voce serena invitava dall’Altare a qualche minuto di silenzio orante, lasciava impietriti: com’era possibile che centinaia di migliaia di persone accogliessero l’invito immediatamente, come un corpo solo, come una comunione mistica e riuscissero a tacere lasciando che su Via della Conciliazione e l’enorme Piazza San Pietro si librasse un sentimento silenzioso mai visto, mai sperimentato, quello di un amore incondizionato e devoto, desideroso solo di venerare il Papa venuto da lontano?
I media in qualche modo sono riusciti a restituirci la portata planetaria dell’Evento, non fosse altro per le riprese dall’elicottero che ci descrivevano una Roma surreale, come un enorme campo magnetico di energia vitale, di autentica gioia, di umanità che si irradiava da piazza San Pietro.
Per le ferree leggi della cronaca, le immagini tristissime collegate alle Torri gemelle hanno soppiantato quasi del tutto le folle della speranza: e viene da chiedersi se dovremo nei prossimi giorni assistere (come purtroppo è verosimile attendersi) ad un profluvio di analisi vagamente terrorizzanti sulle possibili ritorsioni di Al Qaeda che azzereranno il meraviglioso sentimento, la magnifica serenità irradiante da Piazza San Pietro, splendente di un improbabile e radioso sole primaverile.
Il Male fa notizia, il Bene è una consolazione di cui quasi avere pudore: ma ci auguriamo che, con i media o senza di essi, il milione e mezzo di esseri umani felici che hanno invaso Roma in quella giornata di primavera sappia mantenere accesa la luce della speranza e dell’amore.
4 maggio 2011