Il 6 gennaio la Giornata dell’infanzia missionaria

Pronte quattro schede di approfondimento per la formazione dei ragazzi. I sussidi sono indirizzati a parroci, rettori e presidi degli istituti per preparare una comunità sempre più aperta al mondo di Antonella Gaetani

Annuncio e missione. Una mano tesa verso l’altro. Dal 1971 il centro pastorale diocesano per l’animazione e la cooperazione missionaria del Vicariato di Roma, è punto di riferimento. In occasione della Giornata per l’infanzia missionaria, che si celebra il 6 gennaio, il centro ha preparato delle schede per i parroci, i rettori, i presidi e i direttori delle scuole. «È una buona occasione – scrive il vescovo Armando Brambilla incaricato per l’animazione missionaria ad gentes recentemente scomparso– per sensibilizzare i nostri bambini verso i loro coetanei che nel mondo non riescono a vivere in modo adeguato alle loro esigenze primarie».

E inoltre aggiunge il presule: «La fame, la sete, la guerra, la violenza strappano il sorriso e la voglia di essere fanciulli a molti minori. Parlare di questo e aiutare concretamente è una delle opere che ci garantisce l’eternità della vita». Infatti i sussidi preparati per questa giornata mostrano lo stretto rapporto tra iniziazione cristiana e missionaria, attraverso delle schede sui sacramenti. I sussidi sono composti da una parte fondata sulla sacra scrittura e il magistero della Chiesa cattolica e una seconda che propone una serie di riflessioni da condividere con la comunità. L’obiettivo di questa proposta è contribuire alla formazione dei ragazzi, adolescenti, giovani e adulti affinché la società sia sempre più aperta al mondo e all’evangelizzazione di tutti i popoli.

«L’amore per i poveri – si legge nelle schede – deve diventare la strada che ci conduce al Padre. Un’attenta verifica della propria vita ci deve portare a fare delle scelte, che possano trasformare le parole in pane di vita per tutti». E proprio in questo periodo di grande crisi, sia economica che di valori, queste indicazioni sono il perno per rifondare nuove strade di sviluppo guardando soprattutto alle nuove generazioni, come ha sottolineato più volte lo stesso Santo Padre. Il 29 gennaio, invece, sarà celebrata la Giornata mondiale dei malati di lebbra.

2 gennaio 2012

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