Grandi chef per la Caritas

Arrivata alla IV edizione la serata di enogastronomia e soldiarietà che coinvolge grandi cuochi a sostegno delle strutture della Cittadella di Santa Giacinta. Monsignor Feroci: «A Roma c’è molta solidarietà» di Jacopo D’Andrea

Gourmet per una buona causa. Negli spazi della Cittadella della Carità a Santa Giacinta, in via Casilina vecchia, l’associazione “Amici della Caritas – onlus” ha organizzato ieri, 13 dicembre, la cena di beneficienza “Cinque chef per la Caritas”. A titolo gratuito e solidale Gianfranco Vissani, Filippo La Mantia, Alessandro Circiello, Cristina Bowerman e Alessandro Cannata si sono cimentati in altrettante creazioni gastronomiche preparate con ingredienti poveri ma in combinazioni raffinate, per i palati di un centinaio di ospiti della casa accoglienza per senza dimora “Santa Giacinta” e di un centinaio di avventori, fra benefattori e rappresentanti istituzionali paganti. Insieme ai vescovi Guerino Di Tora e Giuseppe Marciante e al direttore della Caritas diocesana monsignor Enrico Feroci, hanno preso parte alla serata, organizzata dal giornalista enogastronomico Luigi Cremona, anche il sindaco Gianni Alemanno e il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. E per la prima volta nella storia di questa iniziativa, che dura ormai da 4 anni, a fare da sottofondo musicale c’era l’orchestra popolare italiana dell’Auditorium Parco della Musica del maestro Ambrogio Sparagna.

La giornata di enogastronomia e solidarietà è stata l’occasione per monsignor Feroci per trarre un bilancio dell’attività della Caritas romana nell’anno 2011. Durante la conferenza stampa mattutina ha elencato, infatti, alcuni dati. «Nel 2011 la Caritas, nei suoi centri d’ascolto, ha incontrato circa 38mila persone, ha offerto nei suoi ostelli circa 170mila pernottamenti a 2.500 persone, ha servito 357mila pasti nelle mense e visitato quasi 5mila pazienti nel poliambulatorio alla stazione Termini», ha riferito. Quindi il direttore della Caritas si è rivolto a quanti, di fronte alle difficoltà, tendono ad abbattersi: «Se stiamo insieme, uniti – ha sottolineato -, possiamo avere la forza per superare le difficoltà: il messaggio che la Caritas vuol dare è che c’è una speranza perché in questa città c’è molta solidarietà e ci sono molte persone che compiono del bene ogni giorno». Un invito all’unione e alla solidarietà ribadito attraverso le parole della beata madre Teresa di Calcutta: «È facile amare chi sta lontano, non è sempre facile amare chi vive vicino a noi».

A nuove sfide si è richiamato anche il sindaco Alemanno, durante la conferenza di presentazione della cena di solidarietà. «La risposta ai drammi umani – ha osservato – non può essere solo un’erogazione meccanica di denaro ma deve venire da una collaborazione con scambio reciproco da parte delle istituzioni». Il sindaco ha annunciato poi alcune iniziative in programma per il 2012. A partire dal mese di gennaio, quando i mezzi dell’Ama verranno spostati dal deposito adiacente alla Cittadella di Santa Giacina, a Ponte Casilino, «per far posto a un ulteriore padiglione per la struttura della Caritas. Ci sarà poi un milione di euro per ristrutturare il centro – ha continuato -, oltre al comodato d’uso dell’ambulatorio odontoiatrico annesso a Santa Giacinta». Quest’ultimo, ancora in fase di completamento, verrà inaugurato tra gennaio e febbraio 2012. L’apertura di un’altra struttura Caritas è prevista invece entro il prossimo Natale. Il responsabile fondi Caritas Gennaro Di Cicco ha annunciato infatti che in questo periodo «aprirà un altro emporio Caritas per famiglie indigenti». E per tutte le famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni che usufruiscono dell’emporio della solidarietà e per le famiglie ospitate nelle strutture Caritas “Casa di Cristian” e “Casa dell’Immacolata” ingresso gratuito al Bioparco per tutto il 2012. Perché «non dobbiamo offrire solo pane ma anche svago», ha detto il presidente della Fondazione Bioparco di Roma Paolo Giuntarelli.

14 dicembre 2011

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