Good News Festival, l’invito a cantare la fede

Fino all’8 marzo è possibile inviare i brani per la sesta edizione della rassegna di musica d’ispirazione cristiana. Don Maurizio Mirilli: «In questa sesta edizione, una grande sorpresa che farà parlare di noi» di Elisa Storace

«Quest’anno abbiamo in serbo una grande sorpresa che per ora non possiamo svelare ma che, nei prossimi mesi, certamente farà parlare del Good News Festival anche al di fuori dell’ambito ecclesiale». Don Maurizio Mirilli, direttore del Servizio per la pastorale giovanile della Diocesi di Roma, non vuol dire di più, ma lascia chiaramente intendere che questa sesta edizione dell’annuale rassegna di musica di ispirazione cristiana organizzata, dal 2009, dal suo ufficio, avrà qualcosa di speciale. Stesso «mistero» sulla pagina Facebook della pastorale giovanile facebook.com/pastoralegiovanile.roma), dove è possibile vedere il primo video promozionale della manifestazione, intitolato «Direzione GNF».

Per strada una ragazza sta ascoltando la musica con le cuffie, quand’ecco che se le toglie di slancio e, veloce, si avvia verso una metropolitana. Scende le scale, entra nel vagone e… in attesa di saperne di più, al momento dobbiamo accontentarci di questo. «Anche quest’anno – aggiunge comunque don Mirilli – stiamo lavorando per offrire ai giovani che vogliono cantare la fede una manifestazione in grado di valorizzare i loro talenti, mostrando come la musica possa essere veicolo di gioia, testimonianza e comunione, ma anche dimostrando che la musica cristiana “artistica” non è solo quella classica, ma può esprimersi in generi più moderni come il rock e il pop».

Il tema scelto per questa edizione è: «Luci di periferia. Evangelizzare oltre…»: «Cogliendo la sollecitudine di Papa Francesco verso le periferie della città e dell’esistenza – spiega ancora don Maurizio -, abbiamo chiesto ai partecipanti di proporci dei testi sulla necessità di annunciare il Vangelo soprattutto nei luoghi più marginali e alle persone più lontane». Per inviare i brani c’è tempo fino all’8 marzo (dettagli sul sito www.goodnewsfestival.it), poi, il 29 e 30 marzo ci saranno le semifinali al teatro Don Mario Torregrossa ad Acilia e, sabato 14 giugno, la finale all’Auditorium Seraphicum. Una manifestazione canora, il Good News Festival, che, dalla prima edizione vinta da Erika Provinzano con «Proteggimi» – canzone ispirata alla vicenda di Eluana Englaro -, cui parteciparono anche Enrico Petrillo e Chiara Corbella, oggi inizia ad avere una storia di tutto rispetto.

«Delle edizioni passate ho tanti ricordi personali molto belli – sottolinea don Maurizio -, ma in generale credo che, da un’edizione all’altra, ci sia stato un crescendo: con un numero sempre maggiore di partecipanti, ma, soprattutto, con brani di qualità via via più alta e interpreti che non sfigurerebbero su palchi calcati da professionisti. La pastorale giovanile di Roma – conclude – ha creduto molto nel Good News Festival, e questo ha già portato frutti di cui siamo orgogliosi, cui presto ne seguiranno altri». Così, mentre il Festival di Sanremo è alle prese con la crisi, le polemiche politiche e il revival di vecchie glorie, l’organizzazione del Good News Festival, «con meno pretese ma maggior ottimismo», punta ancora una volta sui giovani per cantare l’amore di Dio. Nella convinzione che la musica sia uno strumento di evangelizzazione straordinario e anche perché, come scriveva Sant’Agostino, «cantare è proprio di chi ama».

24 febbraio 2014

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