Gli universitari romani pellegrini sulle orme di Francesco

Circa 4mila i giovani che hanno preso parte al X Pellegrinaggio promosso dall’Ufficio diocesano ad Assisi. Il vescovo Leuzzi: «Non dobbiamo rimandare a domani l’incontro con il Signore» di Marina Tomarro

«Gli insegnamenti e il luminoso esempio di vita del serafico padre Francesco suscitino in voi propositi di fedeltà a Cristo e di generoso impegno nella testimonianza del messaggio cristiano». Anche Benedetto XVI con un telegramma ha voluto essere vicino ai 4mila giovani che sabato 10 novembre ad Assisi hanno preso parte al X Pellegrinaggio degli universitari promosso dall’Ufficio per la Pastorale universitaria del Vicariato. Filo conduttore della giornata, un versetto dell’evangelista Luca: «“Il Padre lo vide da lontano”. L’oggi dell’ uomo l’oggi di Dio».

«La fede non è credere in grandi ideali – ha spiegato il vescovo Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio diocesano, nella celebrazione eucaristica che ha aperto la giornata, nella basilica di Santa Maria degli Angeli – ma capire che quando io mi muovo il Signore mi ha già preceduto, perché Cristo ha preso su di sé la mia vita». E il presule ha incoraggiato i ragazzi a non demordere di fronte alle difficoltà: «Ricordiamoci – ha continuato- che non dobbiamo rimandare a domani l’incontro con il Signore. Il mio oggi deve diventare l’oggi di Dio, perché solo Cristo insieme al Padre dà fondamento concreto alla mia esistenza».

I ragazzi dopo la celebrazione hanno invaso pacificamente la cittadina umbra per visitare tutti quei luoghi dove risuonano ancora i passi di Francesco e Chiara. «Questi due santi sono modelli di vita veramente importanti per noi – racconta Giulia, per la prima volta al pellegrinaggio insieme ai suoi amici dell’Università Europea -. Il coraggio di Francesco nel seguire la sua vocazione, e quello di Chiara che dopo pochi anni ha fatto la scelta di affidarsi anche lei completamente a Dio sono esempi che noi giovani dobbiamo in qualche modo emulare».

La giornata si è conclusa con una fiaccolata partita dal piazzale della Basilica inferiore, e guidata dal vescovo Enrico dal Covolo rettore della Pontificia Università Lateranense. «A me pare – ha spiegato – che questi ragazzi siano desiderosi di recuperare valori profondi, cioè la spiritualità, la preghiera, l’amore del Signore, e sono proprio quelle cose che la cultura circostante ormai non dà più a loro. Momenti come questi scendono nel loro cuore e finalmente raggiungono quella gioia tanto ricercata. E un gruppo così notevole di giovani che si trovano insieme e che sono felici ci dona una speranza di futuro nuovo».

12 novembre 2012

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