Gli artisti disabili raccontano l’immigrazione

A Trastevere torna “Abbasso il grigio!”, la mostra che raccoglie le opere realizzate dal movimento “Gli Amici” della Comunità di Sant’Egidio di Federico Chiapolino

Far incontrare realtà molto eterogenee tra loro, diverse per lingua, cultura, religione o collocazione geografica e che talvolta appaiono distanti. Anche quando sono vicine nella stessa città e nello stesso palazzo. Questo è lo scopo della 12a edizione della mostra “Abbasso il grigio!” che quest’anno, prendendo spunto da un verso del componimento che accompagna l’opera di Sonia Sospirato dedicata a Rom e Sinti, ha per titolo “Sogno un mondo per tutti – Parole e immagini per un futuro senza conflitti”.

L’iniziativa, con il sostegno del Comune di Roma, della Banca Popolare di Verona, della Banca Popolare di Lodi e del Credito Bergamasco e con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, è stata definita «lodevole attività sociale e notevole attività artistica» da Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, intervenuto all’inaugurazione. La mostra è frutto di un lungo percorso artistico e umano intrapreso dal movimento “Gli Amici” della Comunità di Sant’Egidio che in diversi paesi d’Europa raccoglie in laboratori artistici migliaia di disabili, insieme ai loro familiari ed amici. Alla cerimonia inaugurale ha preso parte anche Antonio Guidi, delegato alla Politiche della disabilità del Comune di Roma, il quale ha ricordato che «le persone disabili con le loro opere hanno creato, creano e creeranno il sogno concreto di un mondo migliore» rivelando una notevole intelligenza e una grande ricchezza interiore ancora più sorprendenti se si pensa che spesso sono impossibilitate ad una comunicazione verbale compiuta e che devono ricorre a sussidi informatici.

Diverse opere esposte sono incentrate sul tema dell’immigrazione. Come la tela “La tonnara dei clandestini”, frutto della fervida fantasia di Pino Vomero, che ha rappresentato a modo suo i viaggi della speranza degli immigrati verso le nostre coste. «Mi sono ispirato – svela – al racconto degli amici di ritorno da una gita a Malta». Altre ci ricordano che nel secolo scorso siamo stati noi italiani a vestire i panni dei migranti, come il dipinto “Fuoco a Marcinelle”, realizzato da Roberto Mizzon, che rievoca la tragedia in cui trovarono la morte oltre 250 nostri connazionali nelle miniere del Belgio.

Durante la mostra sarà possibile conoscere e osservare “in presa diretta” gli artisti disabili all’opera nel laboratorio allestito all’interno di uno degli spazi espositivi ma anche coniugare la solidarietà all’arte, perché alcune opere saranno messe in vendita per sostenere Dream, il programma della Comunità di Sant’Egidio per la lotta all’Aids e alla malnutrizione in Africa grazie al quale sono nati 6mila bambini sani da un genitore sieropositivo. Nello spirito dell’incontro fra i popoli, all’interno di “Abbasso il grigio!” viene ospitata anche “100 Lampan – Cento progetti d’arte per un oggetto di design”, mostra curata da Claudio Vagnoni dell’Accademia di Belle Arti di Roma e allestita con i prototipi elaborati da 100 studenti italiani e turchi durante il corso di Design dell’Accademia e dell’Università Yeditepe di Istanbul, grazie al sostegno di Ikea Retail Italia.

Tele, sculture, installazioni e video sono esposti fino al 5 ottobre a piazza Sant’Egidio presso due sedi: il Museo di Roma in Trastevere (10-19 tranne il lunedì) e il prospiciente Palazzo Velli (10-21.30 tutti i giorni) dove è allestito anche il laboratorio (17-19 tutti i giorni).

26 settembre 2008

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