Genitori separati, apre la “Casa dei Papà 2”

Inaugurata la struttura per i padri che dopo un anno di permanenza nel centro di Torre Prato Lungo vivono ancora in situazioni di difficoltà. Realizzate aree per il sostegno legale e psicologico di Nicolò Maria Iannello

Accoglie tutti i padri che dopo l’allontanamento dal nucleo famigliare non sono riusciti a conquistarsi un’autonomia economica e sociale. La struttura si chiama la ”Casa dei papà 2” e ha aperto i battenti venerdì 18 novembre in via degli Strauss 2 (zona Infernetto). Per la consegna delle prime chiavi erano presenti il vicesindaco Sveva Belviso, Tiberio Timperi, giornalista e testimonial dell’iniziativa, Maria Bisegna, presidente dell’associazione Nonni genitori di Papà separati, Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Associazione matrimonialisti italiani e Antonio Matricardi, vicepresidente dell’associazione Padri separati.

Sono in tutto dieci gli appartamenti gestiti dalla cooperativa “Un sorriso” ad ospitare i padri separati che, dopo un anno nella ”Casa dei Papà” di Torre Prato Lungo continuano a vivere delle situazioni di disagio. Per loro sono messi a disposizione delle case di 65mq dove potranno soggiornare per un altro anno con un contributo mensile per le spese pari a 200 euro. Con la Casa, ha affermato il vicesindaco, «offriamo un ulteriore aiuto a quei padri che, anche a causa della grave crisi economica mondiale, non riescono a ricostruire in un anno la propria autonomia».

La struttura è pensata pure per l’accoglienza dei figli. Infatti, oltre alle camere e al giardino interno, per gli ospiti è stata creata una villa adiacente al condominio dove si sono ritagliate delle aree per attività ludico-ricreative per i più piccoli e degli spazi per le attività di supporto famigliare, legale e psicologico, come le iniziative di terapia e psicoterapia organizzate dall’Opera Don Calabria e i laboratori ricreativi gestiti dall’associazione “Mano nella mano”.

Alla “Casa dei Papà 2” potranno accedere tutti i genitori separati o separandi con uno o più figli a carico e con un reddito che non superi i 7mila euro – se il papà ha un solo figlio – e pari a 9mila euro se ha due o più bambini.

Prevedendo tutti i possibili ostacoli lungo il cammino di ripresa dei papà separati, la struttura, in seguito alla valutazione dei servizi sociali comunali, potrà ospitare i genitori ancora per un altro anno con un aumento minimo del contributo mensile.

Dalla Caritas intanto alcuni dati sulla condizione dei padri che non vivono più con le loro famiglie: il 25% degli ospiti delle mense sono persone separate o divorziate, molti di loro dormono in auto o nei ricoveri e circa 200mila vivono in situazioni di difficoltà.

21 novembre 2011

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