Gaspare del Bufalo a Santa Maria in Trivio
La cappella in cui si custodisce il corpo del Santo nella chiesa vicina a Fontana di Trevi
La storia delle chiese romane è sempre secolare e spesso appare come un intreccio di vicende storiche e religiose, le stesse che hanno segnato la storia di Roma. Tra questi luoghi c’è la chiesa di Santa Maria in Trivio. L’edificio sorge nei pressi della più famosa Fontana di Trevi, proprio in quel “trivio” di strade che diede nome all’intero rione e accanto alla fontana dell’Acqua Vergine costruita nel 19 d.C. da Agrippa. L’antico nome della chiesa era quello di Santa Maria in Xenodochio, perché lì accanto il generale dell’imperatore Giustiniano, Flavio Belisario, aveva fatto costruire un ospizio per i forestieri, per chiedere il perdono dei propri peccati. Nella fine del ’500 fu affidata all’ordine dei Crociferi e la chiesa si abbellì delle opere di Palma il Giovane e di altri artisti veneti. Ma lo splendore maggiore ci fu nel secolo successivo in cui furono realizzati gli affreschi della volta e le decorazioni. La chiesa è però resa preziosa anche da un’altra memoria di santità e di grazia: in una cappella laterale, di recente sistemazione, si custodisce il corpo di San Gaspare del Bufalo, il santo pastore romano che nell’800 illuminò con la sua testimonianza la città eterna.
25 febbraio 2007