François Xavier Nguyên Van Thuân, testimone di fede e di speranza

Il cardinale Vallini presiede il 5 luglio la sessione di chiusura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione del porporato vietnamita, per 13 anni in carcere a Saigon di R. S.

Rinchiuso nelle carceri di Saigon per 13 anni, di cui 9 passati in isolamento, appena diventato arcivescovo della Capitale vietnamita, celebrava la Messa tutti i giorni sul palmo della mano, con tre gocce di vino e una di acqua. Per la preghiera, non avendo potuto portare con sé la Bibbia, utilizzava una sorta di piccolissima agenda realizzata raccogliendo tutti i pezzetti di carta che aveva trovato, sulla quale aveva riportato più di 300 frasi del Vangelo. Per il cardinale vietnamita François Xavier Nguyên Van Thuân, successivamente nominato da Giovanni Paolo II, nel 1998, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, si chiude venerdì 5 luglio alle 11.30 nel Palazzo Lateranense la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione, che era iniziata presso il Tribunale del Vicariato il 22 ottobre 2010, aperta dal cardinale vicario Agostino Vallini.

Nel 2000 lo stesso Giovanni Paolo II lo aveva chiamato a predicare gli Esercizi spirituali alla Curia romana. Alla conclusione, aveva riferito: «Testimone egli stesso della croce nei lunghi anni di carcerazione in Viêt Nam, ci ha raccontato frequentemente fatti ed episodi della sua sofferta prigionia, rafforzandoci così nella consolante certezza che quando tutto crolla attorno a noi e forse anche dentro di noi, Cristo resta indefettibile nostro sostegno». Sul cardinale vietnamita è intervenuto nei giorni scorsi anche il cardinale Peter Appiah Turkson, attuale presidente del dicastero che era stato guidato da Van Thuân, in occasione della presentazione del volume “Lettere pastorali. Sulle orme del Concilio Vaticano II” (Lev 2013) del cardinale François Xavier Nguyên Van Thuân. La sua ambizione maggiore, ha osservato, «era quella di essere “una matita nella mano di Dio, perché Egli scriva ciò che vuole”».

Alla cerimonia di chiusura dell’inchiesta diocesana, nel corso della quale sono state raccolte 10.970 pagine di documenti, saranno presenti, insieme al cardinale Vallini, che presiederà la sessione, il postulatore della causa, l’olandese Waldery Hilgeman, numerosi cardinali e altre personalità ecclesiastiche e civili. Prima dell’appuntamento ufficiale in Vicariato, è in programma alle 9.30 una Messa nella basilica di Sant’Antonio a via Merulana; quindi altri due appuntamenti il 6 luglio: alle 12 l’udienza con Papa Francesco e alle 16.30 la Messa a Santa Maria della Scala, dove è sepolto il cardinale vietnamita.

3 luglio 2013

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