“Figli in cielo”. Un libro dentro il ministero della consolazione

Dall’associazione un volume di Bassanetti dedicato all’elaborazione del lutto per un figlio scomparso di Agenzia SIR
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È in uscita, in questi giorni, in concomitanza con la commemorazione dei defunti, il libro di Andreana Bassanetti “Perché mio figlio?”, che ha per sottotitolo “Elaborazione del lutto per una nuova fecondità”. Bassanetti, psicologa psicoterapeuta che opera a Parma da più di 30 anni, ha vissuto, quattordici anni fa, il dramma della morte tragica della figlia Camilla. «Da allora la mia vita – spiega Bassanetti – è cambiata totalmente. Dapprima il dolore atroce e la disperazione, in cui avevo accantonato Dio, poi l’incontro con il Signore che ha trasformato la mia vita e anche il mio modo di fare terapia».

Il libro è, quindi, «frutto di questi anni di cammino, mio personale e comunitario». Bassanetti, infatti, ha fondato l’aggregazione laicale “Figli in cielo”, riconosciuta dalla Chiesa con l’approvazione dello statuto e presente in 100 diocesi in Italia e all’estero. Una scuola «di fede e di preghiera» che offre «alle famiglie, visitate dal lutto per la perdita prematura di un figlio, il ministero della consolazione». Nel libro Bassanetti racconta come «quel momento tragico, quel grido lacerante “perché mio figlio?” sia stato capace di trasformare la morte in un annuncio gioioso di vita». «Nessuno avrebbe mai sospettato – osserva la psicologa – che la forza propulsiva di quel “perché?” avrebbe potuto rompere l’involucro gravido di un vivere limitato e parziale, per farci risorgere dalla nostra stessa morte all’alba di una nuova esistenza e permetterci di rinascere in un mondo nuovo, insospettato, dove “l’esperienza di morte” diventa “esperienza di Vita”».

2 novembre 2005

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