Federstrade, un libro bianco per “liberare” la domenica

In uscita il 25 novembre, in contemporanea con la raccolta di firme sui sagrati delle chiese, le testimonianze degli esercenti che faticano a restare aperti nei giorni di festa di Elisa Storace

A Roma Federstrade (associazione nella quale confluiscono esercenti delle principali vie commerciali della Capitale) ha raccolto in un libro bianco – in uscita il 25 novembre, in contemporanea con la raccolta di firme sui sagrati delle chiese per “liberare” la domenica dallo sfruttamento economico – le testimonianze di quanti faticano a restare aperti la domenica.

La presidente, Mina Giannandrea, spiega: «Prima di essere un’imprenditrice io sono una moglie, una madre e anche una nonna, perciò questa battaglia mi è particolarmente cara. Le nostre imprese non sono indebolite solo dalla crisi, ma anche dalla pressione cui siamo sottoposti a causa dei ritmi di lavoro imposti dalle liberalizzazioni. Per questo motivo come Federstrade – prosegue – abbiamo pensato di riunire in un libro bianco le testimonianze dei nostri associati e dei loro dipendenti, persone che non riescono più a godersi i figli, che non sanno come gestire la cura dei genitori anziani, che non hanno più tempo per le famiglie. La situazione economica è e resterà difficile, ma a questo punto crediamo almeno che sia arrivato il momento di provare a riprenderci i tempi della nostra vita».

L’iniziativa romana – che ha ricevuto subito l’apprezzamento di numerose associazioni di altre città, come Commercioattivo e il movimento nazionale Impresecheresistono – è esemplificativa di una condizione comune, che coinvolge migliaia di lavoratori e di famiglie in tutta Italia.

13 novembre 2012

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