Fede e psichiatria, l’annuale convegno degli psichiatri italiani
“No Health Without Mental Health”(non c’è salute senza salute mentale). Tra I temi all’ordine del giorno anche la revisione della legge Basaglia di R. S.
Oltre 700 convegnisti, professionisti nel campo della sofferenza mentale, si sono dati appuntamento all’annuale Congresso della Società Italiana di Psicopatologia, che si è tenuto a Roma dal 16 al 20 febbraio. “Psichiatria 2010: No Health Without Mental Health”(non c’è salute senza salute mentale) il titolo dell’incontro. Un nome che «ben riassume – spiega don Alessandro Olivieri Pennesi, dell’Associazione terapeuti cristiani – il senso di questo 14° convegno che ha voluto sottolineare l’apporto insostituibile della psichiatria in funzione del benessere di tutto l’uomo, in tutte le sue dimensioni, anche spirituali». Tra i Simposi: Psichiatria, Spiritualità e Religione.
Tra gli interventi va segnalato quello del criminologo Francesco Bruno, che ha illustrato il nuovo scenario della sfida dei nuovi media, citando un brano del messaggio di Benedetto XVI in occasione della 43° Giornata mondiale delle comunicazione sociali: «La nuova arena digitale, il cosiddetto cyberspace, permette di incontrarsi e di conoscere i valori e le tradizioni degli altri.[..”> Il dialogo deve essere radicato in una ricerca sincera e reciproca della verità».
Altro argomento all’attenzione di politici e psichiatri ha avuto come titolo provocatorio “La legge 180: avanti o indietro tutta”, sulla legge Basaglia, che necessita un’attenta revisione ed integrazione. «È auspicabile che la Chiesa italiana, interpellata nella dimensione della carità si faccia prossima a tutte le famiglie che ogni giorno vivono drammaticamente sulla propria pelle la presenza di un parente che soffre di malattia psichiatrica. Si tratta di un’emergenza educativa e caritativa». A sostenerlo è Antonella Calabrese, dell’ Associazione per la Riforma dell’Assistenza Psichiatrica.
19 febbraio 2010