Fede e preghiera, video per genitori e catechisti

Nuove proposte dell’Ufficio catechistico diocesano per la formazione: 65 prodotti già su YouTube per un catechismo «avvincente, bello e serio». Dal 12 al 14 settembre il primo stage a Sacrofano di Maria Elena Rosati

Le verità della fede, il significato della liturgia, l’importanza della preghiera: sono alcuni dei temi affrontati nei video proposti sul canale YouTube dell’Ufficio catechistico della diocesi, realizzati con la partecipazione di padre Maurizio Botta e di alcuni catechisti romani. Divisi in cinque serie, dedicate al catechismo del Battesimo, della Comunione, della Cresima, alle «domande grandi dei bambini» e, a partire da domenica prossima, all’arte, i video sono «pensati come sostegno per i genitori e per i catechisti, soprattutto i più giovani, più vicini a queste nuove forme di comunicazione – spiega monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio -. Non sostituiscono la catechesi che si fa dal vivo, ma offrono punti di riferimento e attraverso citazioni di film, canzoni, libri, invitano a scoprire altro materiale, e danno ai catechisti spunti da sviluppare negli incontri».

Oltre 140 mila le visualizzazioni, per 65 video finora prodotti: si apre così il catechismo a nuovi stimoli, per uscire dalla mancanza di chiarezza e dai personalismi «che portano discontinuità e dispersione – sostiene padre Maurizio Botta -, dando così l’impressione che la fede cambi a seconda del catechista. Molti ragazzi hanno esperienze negative del catechismo: solo trasmettendo con passione e senza vergogna la bellezza della fede, possiamo evitare che si allontanino. Nei video abbiamo cercato di dire ciò che è radicato nel Catechismo della Chiesa Cattolica e nella tradizione, per renderlo avvincente, bello e serio, senza perdere l’essenziale: l’ ambizione è che possano continuare ad essere validi negli anni».

Un nuovo modo di pensare alla preparazione dei catechisti, sfruttando nuovi linguaggi, alla vigilia di un anno pastorale che per l’Ufficio catechistico sarà ancora di più rivolto alla formazione: «Rinnovare la catechesi vuol dire chiamare nuovi catechisti, puntando su giovani e famiglie, e continuare a formare quelli che già ci sono – spiega monsignor Lonardo -. Con questo obiettivo si è elaborato un itinerario formativo che prevede incontri e laboratori in 20 prefetture; a novembre partirà lo stage su catechesi e disabilità, a gennaio quello dedicato ai catechisti under 30, per far incontrare tutti i catechisti più giovani».

I diversi percorsi, frutto delle riflessioni del Convegnodiocesano, prenderanno le mosse da Sacrofano, dove dal 12 al 14 settembre si terrà il primo stage di formazione per i nuovi catechisti: «Puntiamo a presentare la catechesi come annuncio del Vangelo e il catechista come evangelizzatore secondo lo stile di Evangelii gaudium – continua il direttore -. Gli incontri e le riflessioni vogliono aiutare il catechista a capire che non deve presupporre, ma proporre la fede in tutta la sua gioia e la sua bellezza. Il catechista deve essere una persona che vive l’ascolto della parola, per poterla poi trasmettere agli altri».

21 luglio 2014

Potrebbe piacerti anche