“Famiglie numerose”, ieri l’assemblea a Ostia

Agevolazioni strutturali su tasse e servizi. Questi i nodi in agenda per i i 350 nuclei familiari dell’associazione nata un anno fa a Brescia di Federica Cifelli
Le pagine web dell’associazione Famiglie numerose

L’imposta sui rifiuti, l’Ici, ma anche i servizi e le opportunità che le diverse realtà locali offrono – o non offrono – alle famiglie con un numero di figli che supera l’1,2% della media nazionale. Di questo e molto altro si è parlato ieri, presso il Country Club di Ostia. L’occasione: la prima assemblea nazionale dell’associazione Famiglie numerose. Più di 350 nuclei familiari – per un totale di circa 2.500 tra adulti e bambini – che questa mattina sono stati ricevuti in udienza da Benedetto XVI. «Nell’odierno contesto sociale – ha detto il Papa ai partecipanti all’assemblea – i nuclei familiari con tanti figli costituiscono una testimonianza di fede, di coraggio e di ottimismo, perché senza figli non c’è futuro! Auspico che vengano ulteriormente promossi adeguati interventi sociali e legislativi a tutela e a sostegno delle famiglie più numerose, che costituiscono una ricchezza e una speranza per l’intero Paese».

«Parole incoraggianti, belle», commenta Romolo Guasco, ex assessore nella giunta Badaloni e ora coordinatore laziale dell’associazione. Anche perché avere tanti figli per casa è una gioia, ma «una gioia certamente onerosa». Lo sanno bene le oltre 40 famiglie associate del Lazio – «per la maggior parte romane» -, così come le altre (circa 800) sparse in tutta Italia, anche se con un piccolo primato in Lombardia – dove l’associazione è nata un anno fa -, Veneto ed Emilia Romagna. A Roma, commenta Guasco, 4 figli più uno in affido, di età compresa tra i 3 e i 16 anni, è prevista «una piccola agevolazione sul pagamento dell’Ici per famiglie con un certo numero di figli, ma solo entro certi parametri di reddito». Calare i problemi dei nuclei familiari numerosi nella realtà specifica della Capitale è l’obiettivo dell’evento in programma subito dopo Natale: un’occasione per mettere a fuoco richieste ben precise agli enti locali. A cominciare dal campo dei servizi e dalle tasse.

Una dimensione, questa, molto sentita anche a livello nazionale. Anche perché, commenta il coordinatore laziale – ci sono diverse misure che lasciano perplessi». Come l’assegno erogato alla nascita del secondo figlio, in agenda anche nella prossima finanziaria. «Siamo perplessi perché è un’iniziativa che aiuta tutti, a prescindere dal reale bisogno, non essendo previste soglie minime di reddito per accedervi. Ma soprattutto perché per aiutare davvero le famiglie occorrono misure strutturali. Queste una tantum nel bilancio familiare lasciano il tempo che trovano».

2 novembre 2005

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