Famiglia e politica, due valori da rilanciare

L’incontro con l’assessore De Palo e monsignor Feroci a Santa Maria Maddalena de’ Pazzi. Il direttore della Caritas diocesana: «L’importanza di riscoprire il servizio e la responsabilità verso gli altri» di Maria Elena Rosati

Impegno, responsabilità, attenzione alle necessità del prossimo e della famiglia: questi gli argomenti al centro del dibattito «Afflitti dallo spread, ingannati dalla provvidenza? Una sola città, una sola salvezza», tenutosi mercoledì 23 maggio presso la parrocchia di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi. L’incontro, che ha dato il via alle iniziative per la festa patronale, ha visto confrontarsi monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana, e l’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, sul tema dell’impegno e della collaborazione tra istituzioni in tempo di crisi. A moderare il dibattito Luca Passalacqua, collaboratore del nostro giornale.

Interrogato sull’importanza della carità, oggi che ogni rapporto è valutato in termini economici, monsignor Feroci ha sottolineato la necessità di riscoprire il servizio, mettendo l’altro al centro del nostro orizzonte. L’educazione al dono di sé è il primo impegno della Caritas, e segnale di speranza in una società che vive una crisi economica, ma soprattutto culturale ed etica; quella che Giovanni Paolo II ha chiamato «indifferenza fratricida» è la realtà – ha spiegato Feroci – «in cui vediamo il prossimo non come una ricchezza, ma come un mezzo per raggiungere il benessere personale». Di fronte a questo, è necessario «riscoprire la responsabilità verso l’altro e lavorare ancora di più con le istituzioni, per il bene di questa città».

Responsabilità e impegno, parole chiave della politica del servizio; una politica ancora possibile, ha sottolineato De Palo: «Dobbiamo uscire dai pregiudizi e dai luoghi comuni e riscoprire il bello e il buono di una politica che cerca i giovani, e li chiama a costruire il bene comune». Nell’eNell’epoca dell’indignazione e della disperazione si deve recuperare il messaggio di Giovanni Paolo II a Tor Vergata, quel «Voi non vi rassegnerete» che rivela ora tutta la sua forza. «La Gmg del 2000 – ha detto l’assessore – è stata un seme per Roma che porta frutto oggi. Tutto quello che ci è stato detto allora è ancora valido, e anima il desiderio di cambiamento per la nostra città». Il compito più importante, infine, è nella difesa della famiglia, il nucleo centrale della società: se, come ha detto monsignor Feroci «negli ultimi 40 anni abbiamo desertificato la vita», occorre ritornare a combattere quella che De Palo ha definito «una sfida culturale, e ricominciare a raccontare la bellezza contagiosa della famiglia».

Un impegno decisivo in tempo di crisi economica, e a pochi giorni dal VII Incontro mondiale delle famiglie, che si aprirà a Milano il 30 maggio. Carità, solidarietà, assistenza, impegno nella buona politica e per la famiglia: questi i campi in cui operare in sinergia tra le istituzioni. La collaborazione, ha ricordato monsignor Feroci, si realizza in iniziative come «Capitale Solidale», che a ottobre giungerà alla terza edizione: amministrazione pubblica e Chiesa, unendo gli sforzi, sono presenti insieme per supplire, aiutare, rispondere ai bisogni della città. Grazie alla sinergia nel territorio – questo l’auspicio dei due interlocutori – potrà realizzarsi sempre più l’idea di don Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas diocesana, di rendere le parrocchie «cellule umanizzanti di vita sociale», e creare una rete di collaborazione per il cambiamento della società.

28 maggio 2012

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