Emergenza sfratti

Al termine della sospensione natalizia riprendono i provvedimenti e si riapre per Roma la questione casa di Federica Cifelli
Problema casa, le proposte di Sant’Egidio di P. C.

Roma resta la capitale del mercato immobiliare: aumenta il valore delle case, si allarga il perimetro della città. Lo confermano i dati del rapporto presentato in Campidoglio dall’Agenzia del territorio martedì 17 gennaio. Ma la casa a Roma rimane “il” problema, come lo definisce il prefetto Achille Serra. Specie all’indomani della “tregua” tra le autorità e i cittadini che aveva portato alla sospensione degli sfratti per tutto il periodo natalizio. Dalla mezzanotte del 16 gennaio infatti gli sfratti sono ripresi. A Marisa Lucarini, ottantenne trasteverina, ha bussato alla porta un sostituto dell’ufficiale giudiziario che ha annunciato un rinvio di un mese. Oggi è la volta di Teresa De Mattesi (via Banco di Santo Spirito) mentre venerdì 20 gennaio la procedura di sfratto riguarderà un altro anziano di vicolo del Cedro, Ferruccio Molli.

«Stiamo chiedendo che i comitati presso le prefetture, che al momento possono solo valutare se concedere o meno la forza pubblica per gli sfratti, abbiano attraverso uno specifico provvedimento legislativo la possibilità di concedere un rinvio per un periodo congruo», ha dichiarato all’agenzia Ansa l’assessore comunale alle politiche abitative Claudio Minelli. Il sindaco infatti, ha aggiunto, «non ha avuto e non ha tutt’ora alcun potere per bloccare gli sfratti». La richiesta di una proroga per le categorie più disagiate è contenuta nella lettera che Veltroni sta preparando per il presidente Berlusconi. Nello stesso tempo il consiglio dei ministri di domani valuterà la richiesta di proroga presentata dal ministro Alemanno, che oggi incontrerà proprietari e inquilini insieme al vice ministro alle Infrastrutture Martinat.

Sospesi intanto per 15 giorni i provvedimenti per gli immobili occupati dell’Ipab San Michele, mentre nel quartiere San Lorenzo sono in programma già 11 sfratti da eseguire con la forza pubblica. Una vera e propria questione sociale, dunque. Anzi, «un’emergenza molto pesante», la definisce il sindaco Veltroni, per far fronte alla quale il Campidoglio ha stabilito la messa in vendita del patrimonio comunale. Ad essere messe sul mercato saranno case abitate da cittadini che se vorranno potranno acquistarle. In ogni caso, con le risorse ottenute «si potranno realizzare altre case da dare alle persone già in graduatoria per gli alloggi popolari».

Entrerà così nel vivo dell’attuazione il piano casa presentato già in dicembre dall’assessore Minelli durante l’incontro in Campidoglio con i rappresentanti dell’Anci. Il tentativo di intervenire concretamente in una situazione in cui le quotazioni non scendono sotto i 2.500 euro al metro quadro nemmeno nei quartieri più degradati, i prezzi hanno continuato a crescere per tutta la prima parte del 2005 fino a toccare il +7,9% e anche le compravendite sono in continuo aumento. Sono i numeri del “Rapporto del mercato immobiliare – Speciale Roma e provincia” fornito dall’Agenzia del territorio. In risposta, il mercato, spiegano gli esperti, si sta spostando oltre il raccordo anulare, con un aumento della richiesta di alloggi inferiori ai 60 metri quadri. Lo conferma anche l’Osservatorio sul mercato immobiliare: in tutto, le abitazioni presenti sul territorio sono 1.880.039. Di queste però solo il 68,8% sono a Roma mentre il restante si trova nella Provincia, dove i prezzi più bassi sono segnalati a 60 chilometri dalla Capitale, a Rocca Canterano.

18 gennaio 2006

Potrebbe piacerti anche