Don Giovanni in discoteca contro la dispersione

Don Carpentieri: «La dispersione scolastica è un fenomeno devastante». Con volontari e operatori dell’associazione “Fuori della porta” intercetta il disagio giovanile nei locali o in piazza da Redattore Sociale

Sabato scorso animavano il pomeriggio della discoteca Spektra, quello precedente erano nella disco Heaven, sempre nelle ore pomeridiane, per intercettare gli adolescenti che le frequentano e che in molti casi hanno problemi scolastici o sociali. E il 24 aprile i volontari dell’associazione “Fuori della porta” porteranno il corso di “make-up” in trasferta, nella centralissima campo de’ Fiori, per tutto il sabato sera. Iniziative, come il corso per dj, per stare «accanto al disagio (o al disagio dell’agio) giovanile», come spiega Simona Vasallucci, presidente della onlus.

Assistente spirituale dell’associazione è don Giovanni Carpentieri, di giorno rettore a Sant’Omobono (chiesa del centro storico, vicino a piazza Venezia), di pomeriggio e di sera impegnato nelle vie e nelle periferie della Capitale per incontrare «tantissimi giovani che di porte – quelle tradizionali – ne hanno chiuse da tempo: la soglia della scuola, del lavoro, della famiglia, di un buon gruppo… Ne hanno aperte altre che li porta-no fuori di testa… Eppure hanno un grande desiderio di espressività, di relazione, di essere vivi». L’intento dell’associazione, quindi, è di «andare incontro a questi giovani per aprire nuove porte ai loro tanti desideri inespressi e sognare con loro un nuovo modo di stare insieme, condividerne i bisogni più profondi, offrire percorsi formativi, alternative culturali, stimoli educativi, per rimuovere o prevenire occasioni estremamente disordinate di vita e dare una risposta ai fenomeni della devianza sociale, dell’abbandono scolastico, del lavoro minorile o delle prime situazioni delinquenziali», spiega il prete, referente Caritas per il disagio giovanile.

Quello della dispersione scolastica, secondo don Carpentieri, è un fenomeno «devastante» e di portata «gigantesca», soprattutto nelle periferie della città e nell’hinteland. I dati della Provincia parlano di 8mila ragazzi che ogni anno lasciano i banchi delle scuole superiori. Il sacerdote, con educatori e volontari, cerca di intercettarli nelle scuole (dove vengono proposte ai ragazzi anche esperienze di servizio in case famiglia o alla mensa Caritas), ma soprattutto nei luoghi di aggregazione “informale”: dal muretto alla discoteca, dalle sale-giochi ai pub e ai centri commerciali. Attiva nel vasto territorio dell’Appio-Tuscolano, che abbraccia i popolosi IX e X municipio, l’associazione opera anche con un’unità di strada che sosta davanti a muretti e panchine, bar e piazze. “Sos lavoro” è un’iniziativa – il martedì dalle 16 alle 19 – che aiuta i giovani a scrivere il loro curriculum e a districarsi nel mare magnum degli annunci. E poi “Arteria creativa”, un modo per utilizzare colori e materiali inventando creazioni originali: bigiotteria alla moda, per esempio.

21 aprile 2010

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