Cresimandi, una festa missionaria

I ragazzi, tra gli 11 e i 14 anni, si sono ritrovati nella giornata organizzata dall’Ufficio catechistico diocesano. Tra di loro anche Silvia Manocchi che in estate partirà per il Perù di Christian Giorgio

Una folla celeste e chiassosa si è radunata prima sulla piazza Giovanni Paolo II per entrare, poi, nel quadriportico del vicariato. Si sono registrati con il nome delle parrocchie di appartenenza (più di 45 da tutti i settori della città) per poi dirigersi sul sagrato di San Giovanni in Laterano. Per un giorno, questo enorme spazio, è stato completamente loro. Erano più di 800 tra animatori e ragazzi, dagli undici ai quattordici anni. Avevano tutti una maglietta celeste sulla quale un versetto del Vangelo di Giovanni preannunciava ciò per cui si sono preparati da tempo: ricevere il sacramento della confermazione. “Dio dà lo Spirito senza misura”, è stato questo il fulcro tematico della XIII Festa dei cresimandi organizzata, sabato 17 maggio, dall’Ufficio catechistico diocesano.

Una giornata che, attraverso il gioco, ha condotto i giovani alla preghiera che è stata un “grazie” in anticipo per i doni dello Spirito che riceveranno con la cresima. «I ragazzi hanno dei grandi desideri e noi adulti dobbiamo credere nel loro desiderio di Bene – ha detto monsignor Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico -. Per fare questo è necessario stare con loro, condividere i loro sogni e i loro problemi». Con la giornata di oggi «la diocesi vuole chiedere ai sacerdoti e ai catechisti – ha riflettuto monsignor Lonardo – di investire le loro forze migliori su questi ragazzi affinché capiscano che i doni dello Spirito hanno una forma reale, concreta».

Prima di dedicarsi ai cinque giochi, organizzati per loro in piazza San Giovanni, i cresimandi hanno assistito alla proiezione di un video sullo sfruttamento del lavoro minorile. «Abbiamo voluto dare una prospettiva missionaria alla Festa di quest’anno – ha detto don Diego, impegnato a spiegare ai ragazzi le immagini che avrebbero visto sul maxischermo -, perché attraverso la comprensione della sofferenza di bambini meno fortunati, voi possiate dare testimonianza dei doni dello Spirito Santo». Come ha fatto Silvia Manocchi, 21 anni, anche lei con la maglietta celeste della Festa. La sua testimonianza è maturata in una terra lontana, in un altro continente.

L’anno scorso è stata in Cambogia, ha risalito il fiume Mekong dalla capitale fino ai villaggi interni, sulle orme dei martiri del genocidio di regime. Dal 1975 al 1979, circa un terzo della popolazione perse la vita a causa del massacro dei Kmer Rossi. «Un’esperienza che mi ha cambiato la vita – ha spiegato Silvia ai ragazzi -. La mia fede ha ripreso slancio grazie alla testimonianza di questa gente che, nonostante tutto, ha conservato la speranza». Tra qualche mese Silvia sarà di nuovo in viaggio. Andrà in Perù, questa volta: «Starò più di tre settimane – ha detto con gli occhi pieni di gioia e anche di timore – accanto alla popolazione del luogo, tra le donne e i bambini. Non so ancora bene come potrò rendermi utile, quello che so è che una volta lì mi darò da fare».

Nonostante la stanchezza e dopo i calci al pallone, il tiro alla fune, le staffette e i palleggi, i cresimandi hanno ascoltato con grande attenzione la testimonianza di Silvia. Tra di loro, Giorgia, 13 anni, della parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela che ha vinto il torneo della Festa, ricorderà questa giornata anche per il racconto della giovane missionaria: «Sarebbe molto bello vivere un’esperienza come quella di Silvia, mi piacerebbe andare in Etiopia per mettere alla prova – ha detto sorridendo – la forza dello Spirito Santo che riceverò con la cresima».

Padre Maurizio Botta, che durante la giornata ha tenuto un momento di catechesi, ha sottolineato la «forza» di tanti ragazzi che ogni giorno, anche restando nelle proprie famiglie, «si fanno carico di situazioni difficili». Sono loro, molte volte, «a diventare genitori dei propri genitori quando questi si separano o litigano a scapito della serenità famigliare». Anche per questo, ha detto il sacerdote, «avete bisogno di consolazione, di qualcuno che vi dica: “non siete soli”». Prima di distribuire i premi finali, monsignor Lonardo ha invitato tutti i cresimandi al pellegrinaggio del 17 ottobre: un cammino sulle orme di San Filippo Neri con partenza dalla Chiesa Nuova. «Saremo tutti insieme – ha concluso il sacerdote – per vivere e meditare sui sette doni dello Spirito secondo il santo le cui ossa sono conservate a Santa Maria in Vallicella», punto di partenza del pellegrinaggio.

19 maggio 2014

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