Cori europei nelle parrocchie romane

A Roma cantori di tutto il continente e da varie nazioni, per il congresso della Federazione internazionale Pueri cantores. In prima linea l’Associazione piccoli cantori di Torrespaccata di Laura Badaracchi

Avere 35 anni e non sentirli. Non solo perché bambini e adolescenti continuano a frequentare le attività proposte dall’Associazione piccoli cantori di Torrespaccata (Apct), ma anche perché gli “ex” – oggi quarantenni o giù di lì – continuano ad amare la musica liturgica e il canto, frequentando i cori composti da genitori e nonni. È decisamente intergenerazionale la partecipazione a questa realtà, fondata nel novembre del 1975 da padre Lucio Maria Zappatore, carmelitano, presso la parrocchia Santa Maria Regina Mundi. E in questi giorni una “costola” dell’associazione, una ventina di ragazzi tra gli 8 e i 13 anni, è impegnata a partecipare al congresso della Federazione internazionale Pueri cantores (Fipc), in corso fino al 1° gennaio nella Capitale.

«È stato emozionante e bellissimo veder sfilare gli stendardi di tanti Paesi nell’Aula Paolo VI e sentire cantare insieme circa 5mila ragazzi, nel pomeriggio del 28 dicembre, per l’apertura del congresso», riferisce padre Zappatore, informando che il 30 dicembre alle 18, «presso la nostra parrocchia, si terrà un concerto del coro “Golden Gate”». In questi giorni, infatti, i cori provenienti da vari Stati europei, dagli Stati Uniti e da altre nazioni si esibiranno in 25 parrocchie romane, mentre le basiliche del Centro storico saranno affollate dai diversi gruppi linguistici per la celebrazione eucaristica e momenti di preghiera. Il primo giorno del nuovo anno si ritroveranno tutti in San Pietro per la Messa presieduta alle 10 da Benedetto XVI; nel pomeriggio, alle 18, è in programma il concerto conclusivo dell’evento, per inaugurare il centenario del Pontificio istituto per la musica sacra.

Iniziative dal valore formativo, per una «educazione culturale e musicale a tutto campo», sottolinea il religioso alla guida dell’Apct, che si rivolge proprio a tutti: dai bambini di 4 anni in su, fino agli anziani. C’è spazio per tutti nei cori, oltre alla scuola di pianoforte, flauto, chitarra, danza e teatro, rese possibili da collaboratori e professori. E chi si avvicina alle note sviluppa una passione duratura, che lo accompagnerà nel corso dell’esistenza, assicura padre Lucio, amareggiato per quanto avviene nel mondo della scuola, «che ha abdicato all’insegnamento della musica, producendo una generazione di bambini e ragazzi spesso irrequieti, volgari, bulli, violenti». Oppure vengono coltivate dai genitori illusioni di successo: «Non partecipiamo, per una precisa scelta educativa, a concorsi musicali. Ed è una tristezza vedere bambini che riempiono le scuole di calcio perché sognano di diventare campioni per guadagnare tanto, o sentire le bambine che da grandi vorrebbero fare le veline…».

Nell’Apct (www.cantoritorrespaccata.it) l’approccio è ben diverso: «Chi educa “con” la musica forma una persona ad assimilare sensibilità, amore, ascolto, gioia, che la fanno diventare ricca di questi valori così carenti oggi nella nostra società», insiste padre Zappatore. Che cerca di far cantare e suonare centinaia di piccoli e grandi tra solfeggio, impostazione della voce, studio del repertorio. I suoi “Pueri cantores” animano la Messa domenicale, si esibiscono periodicamente in concerti in Italia e all’estero, hanno anche partecipato alla colonna sonora composta da monsignor Marco Frisina per la fiction “Preferisco il Paradiso”, sulla vita di san Filippo Neri. Ma il filo rosso che tiene insieme tutto è promuovere una cultura attenta alla crescita globale della persona, proprio attraverso la musica: una sfida sempre nuova per padre Lucio e la sua associazione.

29 dicembre 2010

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