Cordoglio per la morte del vescovo Boccaccio
La scomparsa del presule romano, alla guida della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino dal 1999. I funerali martedì nella cattedrale frusinate. Per cinque anni era stato ausiliare di Roma di Roberta Ceccarelli (Avvenire)
Ieri (sabato 18 ottobre, ndr) don Salvatore è tornato alla Casa del Padre: martedì, alle 15,30, in Cattedrale la celebrazione esequiale. Don Salvatore, come monsignor Boccaccio chiedeva di essere chiamato, è mancato nella tardi mattinata di ieri presso la casa episcopale di Frosinone, dove era ritornato dopo una degenza durata più di sei mesi.
Il «calvario» iniziato lo scorso gennaio a seguito delle complicanze dovute ad un intervento, è stato interrotto da un breve periodo di miglioramento, durante il quale Boccaccio ha partecipato all’ordinazione sacerdotale di due diaconi. Ma il segnale di ripresa è durato pochissimo e già da da qualche giorno il quadro clinico era andato via via peggiorando.
In questi giorni, tantissime le attestazioni di preghiera e affetto, tutta la Chiesa diocesana, i sacerdoti, il vescovo coadiutore Ambrogio Spreafico ed i suoi più stretti collaboratori gli sono stati vicini, tante le persone che hanno portato il loro saluto, altrettanto numerose le persone che hanno partecipato alla veglia di preghiera di mercoledì scorso, nella chiesa frusinate di San Paolo.
Giovedì scorso anche Benedetto XVI ha voluto esprimere la sua vicinanza a don Salvatore: «in quest’ora di grande prova e sofferenza». Nel suo messaggio il Papa assicurava la sua particolare preghiera «domandando al Signore, buono e misericordioso, nelle cui mani ella ha posto la sua esistenza il giorno dell’ordinazione episcopale scegliendo il motto: ‘in manus tuas Domine’, di confortarla e sorreggerla con la potenza del suo Spirito».
Nato a Roma il 18 giugno del 1938, Salvatore Boccaccio ha frequentato il Seminario a Roma e ottenendo il baccellierato in filosofia e la laurea in Sacra Teologia. Ordinato sacerdote il 9 marzo 1963 a Roma, dopo numerosi incarichi svolti in grandi parrocchie romane il 29 ottobre 1987 è stato nominato vescovo ausiliare di Roma ricevendo l’ordinazione episcopale il 7 dicembre 1987. Nominato coadiutore di Sabina-Poggio Mirteto il 17 marzo 1992 è succeduto per coadiutoria il 30 luglio dello stesso anno. Il 9 luglio 1999 è stato chiamato a guidare la diocesi di Frosinone- Veroli-Ferentino.
È piaciuto al Signore chiamarlo a sé nel giorno del compleanno della sua amatissima mamma Marcella e della festa liturgica di san Luca, a ricordare che proprio presso la grande comunità romana del Prenestino dedicata all’evangelista, egli svolse uno dei suoi incarichi accanto agli ultimi; gli ultimi, sempre nel suo cuore, assieme all’attenzione per le vocazioni al sacerdozio.
Non a caso anche le sue ultime volontà sono state mosse da queste intenzioni, non vorrà fiori monsignor Boccaccio, per commemorare la sua morte, ma offerte in favore del Seminario e dei centri diocesani della carità. Quei centri che sono testimonianza della missione episcopale di «don Salvatore », presenti in tutte e cinque le vicarie della diocesi, sono anche opere che testimoniano un momento importante per Frosinone Veroli e Ferentino: la visita pastorale di Giovanni Paolo II del 16 settembre 2001.
Intanto la diocesi ciociara si prepara per l’ultimo saluto al suo pastore. La camera ardente è allestita nel sala Monsignor Marafini dell’episcopio di Frosinone (in via dei Monti Lepini 73), e sarà aperta fino alle 12,30 di martedì 21 ottobre con la chiusura notturna tra l’una e le sette del mattino. Inoltre nella cappella dell’episcopio proseguirà fino alle 12,30 di martedì 21 l’adorazione eucaristica iniziata giovedì scorso. Saranno allestiti anche maxischermi.
Sia nella giornata odierna che domani, presso il palazzo vescovile, ci saranno vari momenti di preghiera comunitari con alle 9,30 l’Ufficio dei defunti e le Lodi e alle 11 la Messa nella cappella dell’episcopio. Alla 16 seguirà un momento di preghiera, alle 18 i Vespri, alle 21, la veglia di preghiera. Martedì, invece, alle 9,30 sono in programma l’Ufficio dei defunti e le Lodi per il clero e, alle 15,30 la celebrazione esequiale nella Cattedrale di Frosinone.
19 ottobre 2008