Conclave, si inizia martedì 12 marzo

La Messa “Pro eligendo romano Pontefice” nella basilica di San Pietro aprirà la giornata. I 115 cardinali raggiungeranno in processione solenne la Cappella Sistina, dove pronunceranno il giuramento di R. S.

Martedì 12 marzo. È questa la data d’inizio del Conclave. A deciderlo, nel pomeriggio di oggi, 8 marzo, è stato il Collegio cardinalizio. (FOTO) La notizia è stata data da un comunicato della sala stampa della Santa Sede. Quello alle porte sarà il 75° Conclave nella storia della Chiesa: per la venticinquesima volta, i cardinali elettori si riuniranno nella Cappella Sistina, laddove, tra i capolavori di Michelangelo, Giovanni Paolo II, nella Costituzione apostolica “Universi Dominici gregis”, ha disposto che devono continuare a svolgersi le elezioni dei pontefici.

Le regole per l’elezione del Papa sono contenute nella Costituzione emanata da Giovanni Paolo II nel 1996 ed integrata dalle modifiche apportate da Benedetto XVI nel Motu Proprio “Normas nonnullas” del 22 febbraio scorso. Per l’elezione canonicamente valida del Papa, che si svolgerà a scrutinio segreto, è necessaria la maggioranza qualificata degli elettori presenti e votanti. In caso di ballottaggio tra i due candidati più votati, servirà ancora una volta la maggioranza qualificata dei due terzi dei suffragi: i due candidati in ballottaggio, però, non potranno partecipare al voto.

La giornata di martedì inizierà con la Messa “Pro Eligendo Romano Pontifice”, nella basilica di san Pietro – aperta a tutto il “popolo di Dio” – cui seguirà la processione solenne dei 115 cardinali elettori dalla Cappella Paolina alla Cappella Sistina, passando attraverso la Sala Regia: in abito corale e secondo l’ordine di precedenza, i cardinali elettori intoneranno il canto del “Veni creator Spiritus”. Una volta giunti nella Cappella Sistina, dopo la lettura ad alta voce da parte del cardinale Giovanni Battista Re, il primo per ordine di anzianità, i 115 cardinali elettori pronunceranno il giuramento formulato al n. 51 della “Universi Dominici Gregis”.

Quando anche l’ultimo cardinale avrà prestato giuramento, sarà intimato dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche, monsignor Guido Marini, l’“extra omnes”, e gli estranei al Collegio dovranno lasciare la Sistina. Tutti tranne monsignor Marini e il cardinale Prosper Grech, che pronuncerà la seconda delle due meditazioni previste dalla Costituzione, circa «il gravissimo compito loro incombente e sulla necessità di agire con retto intendimento per il bene della Chiesa universale». Si tratta di una delle due meditazioni previste dalla Costituzione apostolica di Giovanni Paolo II: a tenere l’altra, prima dell’inizio delle Congregazioni generali del Collegio cardinalizio, è stato il predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa.

8 marzo 2013

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