Concerto per un poliambulatorio in Africa
Cantanti e comici al Teatro Tendastrisce, con l’obiettivo di raccogliere fondi per la nuova struttura presso la missione degli Apostoli di Gesù Crocifisso nella Repubblica Centroafricana di Giulia Rocchi
Aiutare l’Africa è una “missione possibile”. Parola dei missionari, dei volontari che ogni anno si impegnano per il “continente nero”, di associazioni come MMia onlus (acronimo di “Medici e maestri in adozione”, www.mmiaonlus.it). Che per venerdì 17 ottobre, alle 20.30, promuove lo spettacolo dal titolo “Africa, missione possibile”. Cantanti e comici si alterneranno sul palco del Teatro Tendastrisce (via Giorgio Perlasca 69, vicino viale Palmiro Togliatti) durante una serata di beneficenza. L’obiettivo: raccogliere fondi per costruire un grande poliambulatorio presso la missione degli Apostoli di Gesù Crocifisso a Bangui, capitale della Repubblica Centroafricana. Dove non esistono ospedali pubblici e gli unici presidi sanitari sono gestiti da religiosi. E dove «il 70% dei bambini dai 3 ai 5 anni muore per causa della malaria». Cita i dati dell’Oms Mario Mariani, chirurgo e specialista in malattie dell’apparato respiratorio, presidente di MMia onlus e da anni volontario nel Paese vicino all’Equatore.
«La Repubblica Centroafricana è tra le nazioni più povere del mondo – sottolinea Mariani –. La situazione è a dir poco drammatica, specialmente verso l’interno, ma anche a Bangui. Gli stipendi dei medici e degli insegnanti non vengono pagati dallo Stato, e si ricorre a una sorta di baratto per le prestazioni. Il governo non fornisce neppure la strumentazione, tanto che alcuni ambulatori realizzati da volontari sono costretti a chiudere dopo pochi anni per mancanza di fondi». Papa Docteur, come i bambini africani chiamano il medico romano, ricorda il caso dell’ospedale cinese della capitale, chiuso di recente per questo motivo. O del dispensario medico di Yombo, paesino a 25 chilometri da Bangui, realizzato negli anni Novanta da una volontaria italiana e poi abbandonato, ricorda Mariani, «perché il governo centroafricano non se n’è preso cura».
Per fortuna ci sono le missioni religiose. Dalle suore comboniane che si occupano dei Pigmei nella foresta al confine con il Camerun, agli Apostoli di Gesù Crocifisso, appunto, con la loro Scuola Padre Pio per i bambini di Bangui. E un piccolo ambulatorio aperto già tre volte a settimana, e il grande poliambulatorio attualmente in costruzione. «Ospiterà un blocco operatorio – anticipa il presidente di MMia onlus –, un reparto maternità con sala parto, un laboratorio di analisi, il servizio radiologico con ecografo, una poltrona da dentista e lo strumentario da oculista. Ci saranno due sale ricoveri, una riservata ai bambini. E coltiviamo la speranza di poter avere anche due poltrone per emodialisi, che in tutto il Centroafrica non esistono».
Gli stipendi dei medici – circa 150 euro al mese – che lavoreranno nella nuova struttura saranno pagati dall’Italia, grazie ai fondi raccolti da MMia onlus. i religiosi degli Apostoli di Gesù Crocifisso daranno una mano nella gestione. «Crediamo di aver trovato così la ricetta giusta – conclude Mariani –: il salario garantito e la supervisione dei missionari. Per essere certi del futuro della clinica».
E un appello alla generosità dei romani: acquistando il biglietto per lo spettacolo di venerdì (sottoscrizione minima 10 euro) si contribuirà alla costruzione della struttura. Il ricavato sarà interamente devoluto alla missione; anche i personaggi che si esibiranno durante la serata lo faranno a titolo gratuito. Tra gli altri ci saranno Daniele Silvestri, Nathalie Caldonazzo, Giacomo Battaglia, Mauro Di Maggio.
14 ottobre 2008