Censimento, vademecum per sacerdoti e religiosi
Alcune istruzioni relative alla compilazione dei questionari dell’Istat da parte di parrocchie, istituti, collegi universitari e case di riposo. La peculiarità: il Foglio di convivenza di Francesco Indelicato
Ogni persona e ogni abitazione del nostro paese deve essere rilevata: è questo l’imperativo categorico del consueto censimento dell’Istat che sta interessando in questi giorni circa sessanta milioni di italiani. Occorre dunque l’impegno di tutti, suore e sacerdoti inclusi. Districarsi nel mondo dei questionari non è particolarmente complicato, specie se si hanno a mente alcune doverose premesse.
Esistono due tipologie di moduli: i Fogli di famiglia e i Fogli di convivenza. I primi riguardano gli insiemi di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune, anche se non ancora iscritti nell’anagrafe del medesimo comune. Da tenere presente che una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. I fogli di convivenza, invece, riguardano gli insiemi di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, militari, di cura e di assistenza che hanno dimora abituale nello stesso comune.
I Fogli di famiglia, rossi o verdi, sono composti da una lista A, in cui devono essere elencate le persone abitualmente dimoranti nell’alloggio, ovvero le persone della famiglia; una lista B, in cui devono essere elencate le persone temporaneamente presenti nell’alloggio alla data del censimento, suddivisa in due sezioni: la prima, con quesiti relativi alla famiglia e all’alloggio; la seconda, composta dai fogli individuali che devono essere compilati per tutte le persone elencate nella Lista A.
Per quanto riguarda i Fogli di convivenza, c’è una lista in cui devono essere elencate le persone abitualmente dimoranti nella convivenza: nella prima sezione ci sono i fogli individuali che devono essere compilati per tutte le persone elencate nella Lista; nella seconda sezione è contenuto il quadro riassuntivo in cui devono essere inseriti i dati relativi alle persone temporaneamente presenti nella Convivenza alla data del censimento.
Da questa prima distinzione si può subito dedurre che tutte le parrocchie e gli istituti religiosi dovranno necessariamente compilare il foglio di convivenza. Questo modulo non è stato spedito per posta ma verrà consegnato a mano dai rilevatori. Il responsabile della struttura di convivenza avrà il compito di compilare il modello fornendo tutte le informazioni necessarie e potrà concordare con il rilevatore la data per la restituzione.
In pratica se il parroco ha la residenza o sta per ottenerla nella sua parrocchia, in quanto ora vi abita stabilmente, dovrà compilare il foglio di convivenza azzurro che gli verrà consegnato dal rilevatore. I sacerdoti che vivono con lui in modo stabile o temporaneo, dovranno essere elencati nello stesso foglio: se sono destinatari di un Foglio di famiglia in quanto hanno la residenza altrove, dovranno compilare anche il proprio modello; se prima dell’arrivo del questionario hanno trasferito la loro residenza in parrocchia, saranno esonerati dal compilare il foglio di famiglia che hanno ricevuto per posta. Lo stesso discorso varrà per gli istituti religiosi, le case di riposo e di assistenza, i collegi universitari. Diversamente, se ad esempio in una rettoria abitano temporaneamente sia il rettore sia il vicerettore, si dovrà comunque compilare per quella struttura il foglio di convivenza verde petrolio. Parrocchie, istituti, case di riposo, collegi non dovranno essere censiti per ciò che riguarda le indicazioni dell’alloggio.
I Fogli di famiglia (e non i Fogli di convivenza) si potranno compilare anche on line collegandosi al sito www.censimentopopolazione.istat.it. Una opportunità che potranno sfruttare pure i missionari attualmente all’estero che hanno comunque la residenza in Italia: anche loro infatti, come quanti abitano in zone extraterritoriali ma risiedono in Italia, sono tenuti a presentare il modulo. Per accedere al proprio questionario (ma solo nel caso in cui sia stato ricevuto un Foglio di famiglia) sarà sufficiente inserire come user id il proprio numero di codice fiscale e come password i numeri riportati in basso a destra sul frontespizio del modello.
Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, ogni sacerdote dovrà compilare anche la sezione 6 del foglio di famiglia oppure il corrispettivo riquadro 5 nel foglio di convivenza. Ad esempio nel caso di un foglio di convivenza si dovrà spuntare la casella “1” alla domanda 5.6; la “2” alla 5.7; la “1” alla casella 5.9; la “08” alla 5.10; la “19” alla 5.11 se si tratti di una parrocchia.
L’unico controllo che sarà fatto a censimento avvenuto riguarderà gli archivi dell’anagrafe. Se il modello non sarà presentato o riporterà una residenza diversa da quella dell’ufficio anagrafico, il Comune provvederà a fare tutti gli accertamenti del caso che potrebbero portare alla cancellazione della residenza e all’iscrizione nell’anagrafe di un Comune diverso dove si è già stabilita la nuova dimora abituale.
Chi non abbia ricevuto il Foglio di famiglia entro il 22 ottobre, potrà rivolgersi ad uno dei centri di raccolta comunale elencati nel sito dell’Istat. Per i moduli che sono stati già restituiti in modo errato ci sarà la possibilità di una rettifica presso uno dei centri di raccolta, dopo il 20 novembre.
21 ottobre 2011