Caritas, dalle celebrazioni al pranzo a Villa Glori

La Messa a via Marsala la notte della vigilia. Il primo gennaio, invece, gli ospiti della casa famiglia ai Parioli organizzano una festa per i senza tetto di Matteo Raimondi

I clochard della stazione a pranzo al ristorante da Redattore Sociale

La Caritas diocesana ha varato tante proposte per celebrare il Natale con i poveri. Venerdì 18 alla stazione Termini il direttore monsignor Enrico Feroci e il vicegerente della diocesi, l’arcivescovo Luigi Moretti, alla presenza del sindaco Gianni Alemanno, hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione del Binario 95, un centro di ascolto diurno per i senza fissa dimora che frequentano la principale stazione della Capitale. L’iniziativa fa parte del progetto «Freccia Rossa», che partirà il 14 gennaio, teso alla raccolta di fondi per la ristrutturazione dell’Ostello di via Marsala: fino al 14 febbraio volontari di Ferrovie dello Stato e Caritas diocesana saranno presenti sulle principali tratte ferroviarie per vendere un astuccio di cioccolatini. Quindi, il 14 febbraio l’ostello riceverà la visita di Papa Benedetto XVI.

Sempre a via Marsala il 24 dicembre monsignor Feroci celebrerà la Messa di Natale alla quale parteciperà anche il sindaco Alemanno; tradizione iniziata molti anni fa da monsignor Luigi Di Liegro, primo direttore della Caritas di Roma. Come sempre l’occasione sarà duplice: da un lato l’incontro con i poveri, dall’altro la possibilità di parlare alla città rappresentata dalle istituzioni.

Per festeggiare il primo dell’anno a Villa Glori, i malati di Aids ospiti della casa famiglia hanno organizzato un pranzo invitando alcuni senza fissa dimora. I ragazzi della struttura prepareranno e serviranno la cena ai loro vecchi «compagni di strada» più sfortunati, ancora costretti a vivere all’addiaccio. «È il terzo anno che si svolge questo pranzo – spiega Massimo Raimondi, responsabile della casa di accoglienza di Villa Glori -. La prima volta è stata molto commuovente: i ragazzi hanno ritrovato molte persone che conoscevano. Per loro significa passare una giornata diversa dal solito. Per i senza tetto vuol dire avere modo di ricevere affetto vero per un pomeriggio».

«Il nostro scopo – dichiara Gennaro di Cicco, responsabile dell’Ufficio raccolta fondi e donazioni della Caritas di Roma – è di far vivere appieno questo periodo di festa alle persone più disagiate. Vogliamo offrire loro quella vicinanza umana che di norma è garantita dalla famiglia. Per renderlo possibile molte aziende si stanno muovendo sostenendo le tante iniziative in programma. È un bel messaggio. In questo modo – conclude Di Cicco – si può costruire qualcosa anche con chi ci aiuta sporadicamente. Ogni occasione è adatta per rendersi compartecipi di progetti sociali. È bello che alcune aziende abbiano capito che la vita non è fatta solo di profitto».

23 dicembre 2009

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