Cappella Spada, la suggestione dei marmi policromi

di Marco Frisina

La storia della chiesa di San Girolamo della Carità è legata alla nascita e allo sviluppo dell’Oratorio di San Filippo Neri. Egli iniziò qui il suo cammino, nel 1551, dopo la sua ordinazione sacerdotale, e fu colui che le diede sviluppo e prestigio spirituale. Nel 1631 un grande incendio la danneggiò gravemente e quindi fu necessario operare un totale restauro che salvaguardasse le memorie filippine e che desse alla chiesa un nuovo splendore. Tra le meraviglie barocche della chiesa colpisce, in modo particolare, la Cappella Spada dedicata alla Madonna, la cui progettazione è attribuita al Borromini, ma in realtà fu realizzata dall’architetto oratoriano Virgilio Spada che creò un opera di straordinaria suggestione scenografica. I marmi policromi la decorano come se fossero damaschi, l’immagine della fine del Quattrocento che raffigura la Vergine con il Bambino è incorniciata da questa decorazione sontuosa e luminosa. La balaustra tradizionale viene sostituita da un originale gruppo marmoreo di un allievo del Bernini: due angeli sostengono una tovaglia di diaspro rosso che separa il fedele dall’interno della Cappella. L’accesso è consentito attraverso un espediente particolare: le ali dell’angelo di sinistra sono in legno e sono mobili così da divenire come un piccolo cancello e permettere l’entrata. Questa chiesa conferma ancora una volta come la fede e la tradizione spirituale dei grandi santi romani hanno plasmato la città lasciando anche dopo la morte l’eco del loro passaggio.

25 gennaio 2010

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