Camilliani in festa per i 400 anni dalla morte del fondatore

Al via le celebrazioni per il 4° centenario della morte di san Camillo de Lellis. Nella chiesa di Santa Maria Maddalena l’inaugurazione dell’urna per le spoglie del santo, opera di Alessandro Romano (nella foto) di Giulia Rocchi

Celebrazioni tra Roma e l’Abruzzo e una nuova urna monumentale per festeggiare il quarto centenario della morte di san Camillo de Lellis, il cui anno giubilare si aprirà ufficialmente il 14 luglio. Un evento atteso da tutta la famiglia camilliana, dall’Ordine dei Ministri degli Infermi alle congregazioni femminili, ai laici. «Per tutti noi – sottolinea il superiore generale padre Renato Salvatore – rappresenta l’opportunità quotidiana di rivivere la passione misericordiosa di san Camillo. Nell’attuale mondo della malattia, in tutte le parti del mondo, c’è realmente tanto da fare e la realizzazione di sinergie tra le persone di buona volontà è indispensabile per il raggiungimento di obiettivi tesi al conseguimento dell’umanizzazione e dell’evangelizzazione delle cure e delle strutture sociosanitarie».

Il calendario delle celebrazioni prenderà il via nella Capitale sabato 6 luglio, con la benedizione dell’olio della fiaccola della carità all’Altare della Patria, alle 9.30, e, alle 10.30, la Messa nella chiesa di Santa Maria Maddalena, di cui san Camillo fece la sede centrale dell’Ordine, presieduta da padre Salvatore. Sempre nella chiesa della Maddalena sabato 6 alle 16 è in programma l’inaugurazione dell’urna monumentale per le spoglie del santo, opera del maestro Alessandro Romano. Trecentotrenta chili di peso, realizzata in ottone rivestito da lamine d’oro, caratterizzata da due gruppi scultorei in bronzo policromo, l’opera ha richiesto un anno di lavoro. «Sono stato spinto dalla riflessione sulla vita di questo straordinario santo – spiega Romano -, uomo prima dedito a tutti i vizi, che improvvisamente si innamora della sofferenza altrui, tanto da dimenticare la propria». L’idea di fondo, chiarisce l’artista, è «che questo grande santo e uomo pieghi la croce su se stesso quasi come un atto sponsale; una croce che, invece di essere un peso insopportabile, diventa una protezione e una guida alla santità». In serata poi le celebrazioni si sposteranno a Bucchianico, in provincia di Chiesti, dove alle 21 verrà accolta la reliquia del cuore di san Camillo, accompagnata con una fiaccolata al santuario. L’intera cerimonia di inaugurazione varrà trasmessa in diretta web su www.camillodelellis.org/tv.

Camillo de Lellis visse nella seconda metà del 1500; fu soldato di ventura e giocatore. All’età di 25 anni, la conversione: iniziò a dedicarsi ai malati, prima all’ospedale romano di San Giacomo, poi al Santo Spirito. Nel 1591 fondò l’Ordine dei Ministri degli Infermi. Illetterato e capace di accedere all’ordinazione sacerdotale solo per i meriti acquisiti “sul campo”, divenne, di fatto, il fondatore della assistenza infermieristica. Morì a 64 anni, il 14 luglio 1614.

4 luglio 2013

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