Alla maturità arriva Italo Svevo

Prima prova d’esame per 500mila studenti. Traccia letteraria su “La coscienza di Zeno”. Tra le altre proposte, la caduta del muro di Berlino, l’innamoramento e la cultura giovanile di Marco Testi

Ha prevalso il principio della lettera rubata. Il buon Edgar Allan Poe lo aveva scritto più di un secolo fa che se non vuoi far trovare qualcosa lo devi mettere in bella mostra. Gli esperti del ministero hanno applicato questa intuizione al tema di letteratura per la maturità di quest’anno, perché si faceva un gran parlare di Svevo (in realtà lo si indicava come uno dei possibili autori “da maturità” da anni), e Svevo è stato servito sui banchi d’esame. E, bisogna pur dirlo, in salsa dolce, senza particolari trabocchetti: si è concentrata l’attenzione sul capolavoro di Hector Schmitz, questo il nome d’origine dello scrittore triestino, “La coscienza di Zeno”, e sul contrastato rapporto con la psicanalisi di Svevo-Zeno. Il sapore dolce della salsa è dovuto soprattutto al fatto che chi ha scelto questo tema ha potuto collegarsi non solo al Freud, ma a tutta la letteratura italiana ed europea del periodo, da Kafka a Joyce, attraverso il tradizionale motivo dell’inetto.

Anche il tema storico sull’unità italiana, (il tema sul 2009 anno della creatività e dell’innovazione appartiene a quel genere “neutro” buono un po’ per tutti ma con i rischi della generalizzazione) al di là delle date (la ricorrenza dei 150 anni ci sarà nel 2011) non è stata una vera sorpresa, perché da un po’ di tempo si è molto discusso e dibattuto sui media su come e da chi sia stata fatta effettivamente questa unità, se da una aristocrazia intellettuale ed alto-borghese, dalla massoneria, dalla politica piemontese, da una fascia più estesa e rappresentativa di popolo e tant’altro ancora.

Anche la traccia sui vent’anni dell’abbattimento del muro di Berlino non ha completamente colto impreparati gli studenti e gli addetti ai lavori, che, almanaccando sulle ricorrenze, avevano messo questo tema tra i probabili.

Anche l’entrata in scena del network e di internet era attesa da tempo, anche se qui –ma pure questo era scontato – c’era da mettere in evidenza i limiti di una apertura planetaria che nasconde inquietanti risvolti, come quello di non conoscere realmente l’interlocutore, la sua credibilità e il suo equilibrio psichico.

Innamoramento e amore nell’ambito artistico-letterario è stato un gentile regalo a Francesco Alberoni che ringrazierà commosso per la letterale citazione (con relativo brano antologizzato) del suo best-seller del 1979, ma nel contempo una concessione al vissuto e alla necessità di offrire possibilità di espressione alla dimensione più sentita tra i giovani, quella affettiva. Anche se con il condimento di citazioni dantesche, gozzaniane e catulliane: la cultura “ufficiale”, quella che si suda sui banchi non molla.

Lo stesso dicasi per la traccia – nell’ambito storico-politico – sulle origini e lo sviluppo della cultura giovanile: l’ampio corredo di foto dà la possibilità ai ragazzi di fare appello al loro immaginario e alle facoltà acustico-visive, perché qui siamo di fronte ad amori senza confini cronologici, che attraversano le generazioni: ad un concerto di Bob Dylan di qualche anno fa la voce del cantautore era soverchiata da quella di un gruppo, formato da giovanissimi, che mostrava di conoscere tutti suoi testi. Qui gli esperti del ministero hanno dimostrato che si può arrivare al cuore degli studenti senza escludere l’intelligenza critica: alcuni dei testi di Dylan, Cohen, Hendrix, di Morrison, dei Beatles e dei Rolling starebbero bene in qualsiasi antologia di letteratura contemporanea.

Insomma, una maturità, quella del 2009, contrassegnata dall’avvicinamento delle tracce alle attese della comunità studentesca e alla sensibilità giovanile, con almeno tre prove in grado di muovere le corde creative degli studenti. Il che non è male, perché dimostra che la cultura non è una dimensione lontana dagli adolescenti e che gli stessi movimenti giovanili hanno creato le basi per una nuova cultura.

25 giugno 2009

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