Alla Fondazione Roma il Teatro alla Moda

Contaminazioni eccellenti tra arte e moda in cento costumi provenienti da collezioni teatrali, realizzati da stilisti come Versace, Ungaro, Armani, Fendi, Missoni di Francesca Romana Cicero

L’arte tutta, come asseriva Oscar Wilde, è completamente inutile? Inessenziale è l’arte o la domanda su di essa? Mentre si discute su questi interrogativi estetico-filosofici, a cui è difficile dare una risposta univoca e certa, l’universo dell’arte continua a esprimere cosa e quanto il mondo in esso “significhi” nel tempo con una creatività senza limiti, il solo linguaggio comune alle sue forme espressive più diverse. È con questo convincimento, e con l’audacia di chi non si limita a conoscere e riconoscere l’arte solo nelle sue forme e linguaggi più consueti, che il visitatore comune si accosta alla mostra “Il Teatro alla Moda. Costume di scena”, allestita presso il Museo della Fondazione Roma.

Il percorso espositivo, promosso da AltaRoma, dalla Fondazione Roma e dai Musei Mazzuccelli di Brescia, presenta contaminazioni eccellenti tra arte e moda: cento costumi originali, insieme a bozzetti, figurini e a rari documentari video dei relativi spettacoli teatrali, operistici e coreutici, realizzati da alcuni dei più importanti stilisti italiani, quali Gianni Versace, Roberto Capucci, Emanuel Ungaro, Fendi, Missoni, Giorgio Armani, Antonio Marras, Romeo Gigli, Alberta Ferretti, Valentino, Enrico Coveri. Stilisti che occasionalmente o con impegno assiduo hanno rimodellato, cucito, colorato, reinventato completamente l’opera da mettere in scena, generando uno spettacolo nello spettacolo di eleganza, genialità e glamour. Spettacolo realizzato con morbidi panneggi, pennellate di luce, complicate architetture del tessuto o mirabili “tagli”, testimonianza nel mondo, anche in tempo di crisi, del “fare bene” made in Italy.

Si tratta di un percorso espositivo esclusivo – diviso in otto sezioni – di abiti e bozzetti provenienti da prestigiose collezioni teatrali (Teatro alla Scala e Piccolo Teatro di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Regio di Parma, Teatro San Carlo di Napoli, National Opera di Washington DC), dagli archivi delle maison interessate e dalle collezioni di attori e del bel canto. Pezzi per lo più mai presentati al pubblico in precedenza e che meriterebbero di essere ospitati in uno spazio espositivo permanente, la cui realizzazione è da tempo sollecitata presso le istituzioni.

È un percorso che stimola la curiosità del visitatore comune per il suo essere distribuito su più sale di diversa ampiezza, che nascondono e rivelano abiti unici per originalità e fattura, e che lo affascinano per il ritrovamento in unico spazio delle eccellenze italiane, che il mondo intero ci riconosce: l’arte, la moda, il teatro e la lirica. Un percorso che affonda le sue radici nel passato, che ha una sua storia, ma che è costantemente proiettato verso il futuro, anche grazie alle promesse dei giovani talenti, da valorizzare in una prospettiva economica di recupero di antichi mestieri, dell’alto artigianato italiano. Un percorso infine che è un esempio di collaborazione tra pubblico e privato, già sperimentata con successo nei paesi anglosassoni, auspicabile nel nostro Paese per continuare a realizzare eventi importanti che contribuiscono a diffondere l’immagine di un’Italia di cui essere orgogliosi.

“Il Teatro alla Moda. Costume di scena” c/o Fondazione Roma Museo, via del Corso 320. Fino al 5 dicembre 2010. Curatore. Massimiliano Capella. Catalogo: Allemandi 35 euro. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20 (la biglietteria chiude alle ore 19.30). Biglietto: intero 8 euro; scuole 4 euro. Diritto di prevendita: singoli e gruppi 1,50 euro; scuole 1 euro.

9 novembre 2010

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