Alessia Filippi torna con le Olimpiadi di Londra

Intervista alla nuotatrice romana, medaglia d’oro ai mondiali di Roma nei 1500 stile libero, che torna a gareggiare dopo due anni di assenza: «Mio marito, la persona che mi ha appoggiato di più» di Maria Elena Rosati

Alessia Filippi è tornata. Matura, decisa, con un nuovo look e la voglia di tornare a vincere, e di lasciarsi alle spalle due anni difficili, passati lontano dalle competizioni ufficiali. Dopo l’argento olimpico a Pechino negli 800 stile libero e la consacrazione ai mondiali di Roma del 2009, con la medaglia d’oro nei 1500, la nuotatrice romana si prepara oggi ad affrontare l’Olimpiade di Londra, dove ritroverà una lanciatissima Federica Pellegrini, e gareggerà di nuovo ad alti livelli, portando nel cuore la famiglia e la sua città.

Sta rientrando nelle grandi competizioni dopo un periodo di assenza. Cosa le ha lasciato, cosa ha imparato dopo due anni di lontananza dalle gare ufficiali?
Sicuramente ho capito quanto davvero mi sia mancato il nuoto; dopo i mondiali del 2009 c’è stato un calo, ero arrivata al livello di saturazione, tra partenze, viaggi, ritiri con la nazionale. Ero molto stanca, il mio fisico mi stava richiedendo un attimo di pausa, poi è subentrato un infortunio, e così mi sono allontanata. Sono rientrata quest’anno con dei buoni risultati, e sono contenta perché ho visto che il duro lavoro viene sempre ripagato.

In questi anni di lontananza si è sposata. Che importanza ha avuto e ha il sostegno della famiglia per un’atleta come lei?
Mio marito è stato la mia salvezza in questi due anni, la persona che mi ha appoggiato più di tutte. In certi momenti lo sconforto lo porti in casa, ti devi sfogare con qualcuno. Lui è la persona che mi è stata più vicina in questo periodo così difficile, supportandomi in tutti modi. Grazie al suo sostegno sono riuscita ad ottenere i risultati positivi di quest’anno, mi sono sentita veramente portata, come se avessi due braccia e due gambe in più, oltre alle mie. È il primo sostenitore, conosce le gioie e le sconfitte di tutti i giorni, non soltanto quelle sportive ma anche quelle personali.

Lei è di Roma, e proprio a Roma ha siglato uno dei successi più importanti della sua carriera, la conquista del titolo mondiale nei 1500 stile libero. Che rapporto ha con la sua città oggi?
Fino a qualche anno fa viaggiavo tantissimo, e ho anche abitato fuori Roma: non avevo un buon rapporto con la città, ma solo perché non riuscivo mai a godermela, a guardarla davvero. Negli ultimi due anni, invece, ho scoperto la vera Roma, e devo dire che ha degli scenari che nessun’altra città ti offre. La amo e faccio il tifo per lei. Dopo aver viaggiato tanto posso dire che davvero è la più bella del mondo. Oltre alla bandiera bianca, rossa e verde, porto nel cuore a Londra anche il giallo e il rosso proprio per rappresentare Roma.

Con che grinta si sta preparando alla nuova sfida delle Olimpiadi?
Sono prontissima, molto carica e sicuramente molto più matura: questi due anni mi hanno segnato, ho capito che se non si soffre non si cresce. Sono contenta di aver provato anche tante emozioni negative in questi anni, perché mi hanno portato ad essere la donna che sono adesso.

29 maggio 2012

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