Al Parioli, tra Peppino e Pirandello
Presentata la stagione 2013/2014 del teatro diretto da Luigi De Filippo. L’apertura il 7 novembre con “A ciascuno il suo” di Sciascia per continuare con un cartellone fatto di classici e non solo di Mariaelena Finessi
«Per il terzo anno sono direttore artistico del nuovo Teatro Parioli che ho intitolato ad un grande artista: mio padre». Così Luigi De Filippo ricorda il papà Peppino, figura storica del palcoscenico italiano, l’unica spalla realmente coprotagonista accanto al grande Totò. «Io pratico, e preferisco – spiega nel corso della presentazione della nuova stagione 2013/2014 – un teatro che comunichi al pubblico belle emozioni. Un teatro dove l’artista che lo interpreta entra dalla parte del palcoscenico, recita con successo e poi esce dalla parte della platea, tra gli applausi, portandosi il pubblico a braccetto». All’insegna, insomma, della «complicità e comunione» fra pubblico e attore.
Luigi, classe 1930, che nel 2011 succede a Maurizio Costanzo alla direzione del Parioli, a dispetto «delle mille difficoltà economiche che oggi travagliano il nostro Paese», offre un cartellone che in realtà è una tavola imbandita di piatti per ogni palato: la scelta è tra le pièce dei De Filippo e le opere di Sciascia, tra Pirandello, Molière e Plauto passando per la versione teatrale del film di Tornatore “Una pura formalità” (dal 27 marzo al 13 aprile, regia di Glauco Mauri) fino a Gli Aristogatti su musica di G. Burns (25 marzo). E ancora “Le fiabe musicali” per i più piccoli e la rassegna “Parioli in concerto”, appuntamenti della domenica mattina con le più belle pagine di di Bach, Saint-Saens, Mozart e Beethoven.
Ufficialmente il sipario si alzerà il 7 novembre con “A ciascuno il suo” di Leonardo Sciascia, adattamento di Gaetano Aronica, regia Fabrizio Catalano con Sebastiano Somma, Daniela Poggi, Gaetano Aronica e Giacinto Ferro. Dal 28 novembre all’8 dicembre un must di chi si occupa di teatro, dal quale ancora oggi non si può prescindere: è il capolavoro pirandelliano “Sei personaggi in cerca d’autore”, qui per la regia di Giulio Bosetti, con Antonio Salines, Edoardo Siravo, Silvia Ferretti, Paola Rinaldi e Marina Bonfigli. A dicembre, dal celebre balletto “Lo schiaccianoci”, un racconto in musica con orchestra dal vivo. Subito dopo il Natale e fino al 19 gennaio, è la volta di una delle più divertenti commedie del gran teatro umoristico dei fratelli De Filippo: “Un suocero in casa (…ma c’è papà!)”, commedia in due parti di Peppino e Titina, regia dello stesso Luigi. Seguirà, fino al 2 febbraio, un affresco seicentesco con Tosca e Massimo Venturiello che si misurano nel “Borghese geniluomo” di Molière. Cavallo di battaglia del Tato Russo attore, osannato dalla critica e dal pubblico, dal 6 al 16 febbraio, il Parioli ospiterà “Menecmi” di Plauto, due ore di risate assicurate per un meccanismo comico perfetto.
E poi ancora Pirandello con “Il berretto a sonagli” (dal 27 febbraio al 23 marzo), in quel tragico e irrisolvibile gioco delle parti che è stato il suo teatro e che qui viene proposto nella versione di Eduardo De Filippo, che sulla bocca del protagonista – quale omaggio all’ardire che animava ogni sua impresa – volle mettere proprio la lingua napoletana. Un ruolo che questa volta spetta a Luigi che di questa edizione della commedia è anche il regista. Infine, per riflettere ridendo – costume tipico napoletano -, dal 24 aprile all’11 maggio 2014, al teatro capitolino andrà in scena “È arrivata la felicità!”, due atti unici firmati da Peppino De Filippo. Due storie piene di amara comicità, arricchite dalla personale reinterpretazione del figlio Luigi, ancora una volta attore e regista.
10 giugno 2013