Al Brancaccio è ancora musical con “Ghost”

Nella Capitale lo spettacolo che porta sulle scene la pellicola del 1990 che valse l’Oscar a Whoopi Goldberg. Storia senza tempo sulla forza dell’amore assoluto. Capace di superare i confini della morte di Federica Cifelli

Un po’ thriller e un po’ commedia, un po’ storia d’amore e un po’ fantasy, da ieri sera, giovedì 23 gennaio, è in scena al Brancaccio “Ghost – Il musical” (fino al 9 febbraio). Una storia senza tempo sulla forza dell’amore assoluto ed eterno, tratto dall’omonimo film della Paramount Pictures “Ghost” scritto da Bruce Joel Rubin (1990), che valse il premio Oscar alla vulcanica Whoopi Goldberg come migliore attrice non protagonista per l’interpretazione della truffatrice “sensitiva” Oda Mae Brown, che invece sensitiva si scoprirà davvero, e a Bruce Joel Rubin per la migliore sceneggiatura originale. Al centro del racconto, la storia d’amore di Sam Wheat (interpretato sul grande schermo da Patrick Swayze) e Molly Jensen (Demi Moore), giovani fidanzati che una sera, rientrando a casa, vengono rapinati. La situazione degenera e nello scontro Sam viene assassinato. Lo spirito di Sam tuttavia rimane sospeso in un limbo tra questo mondo e l’aldilà e il suo fantasma è determinato a rimanere accanto a Molly per metterla in guardia dal pericolo a cui sta andando incontro. Con l’aiuto dell’eccentrica sensitiva Oda Mae Brown, Sam cercherà, con non poche difficoltà, di comunicare con Molly convincendola a credere nella sua effettiva presenza, con l’intenzione di salvarla e proteggerla dai piani meschini del collega Carl Bruner.

A riprodurre, a teatro, le varie ambientazioni, dalle atmosfere metropolitane di New York all’intimo loft dei due protagonisti, un impianto scenico di forte impatto basato su giganteschi pannelli a led, su cui scorrono immagini in 3D, a volte realistiche, a volte oniriche. A fare da collante, le musiche, frutto della collaborazione di Bruce Joel Robin, che nel 2010 ha deciso di adattare il copione cinematografico per la versione teatrale, con Dave Stewart degli Eurythmics e Glen Ballard. A dare corpo e voce ai protagonisti, Salvatore Palombi nel ruolo di Sam, Ilaria Deangelis nei panni di Molly, Cristian Ruiz nella parte di Carl e, nel ruolo che fu di Whoopi Goldberg, un’esplosiva Loretta Grace, per la regia di Stefano Genovese. «Quando uscì il film nel 1990 non avevo neanche 20 anni e mi ricordo che il film fece il suo effetto anche su di me – racconta Genovese -. Mi commossi. Poi misi quel film tra quelli che non ho più voluto rivedere proprio per lasciarli nel ricordo di quella sensazione. Quando mi è stata proposta la regia di questo spettacolo ho tirato fuori il dvd con la certezza di trovare una storia troppo semplice per suscitare nell’ormai quarantenne le stesse emozioni. Ma così non è stato. La storia è senza tempo, le battute che tutti ci ricordiamo sono pietre miliari. Tutto funziona come allora. La stessa magia si ricrea in teatro e la storia di un amore che supera i confini della morte vince su tutto».

Per Loretta Grace, si tratta di una seconda volta in un ruolo legato al volto e al carisma di Whoopi Goldberg: nel 2011 – 2012 era già stata protagonista indiscussa di “Sister Act”, al Teatro Nazionale di Milano, prodotto dallo Stage Entertainement e da Whoopi Goldberg. Al Brancaccio, la sua Oda Mae Browun canta, recita, balla e soprattutto si diverte e fa divertire, regalando un personaggio che raccoglie tutte le sfumature comico – interpretative dell’attrice afro americana. Nel cast maschile, da sottolineare la prova di Cristian Ruiz, uno dei più completi perfomer del teatro musicale italiano, che porta in scena un Carl nevrotico, ossessionato dalla sua ambizione di successo e potere, che deve però fare i conti con la sua insicurezza. Tutto accompagnato dalle musiche suonate da un’orchestra dal vivo diretta da Fabio Serri, che ha curato anche la traduzione delle liriche e la direzione musicale, mentre le coreografie sono di Thomas Signorelli. Ancora, le scene e i costumi hanno la firma di Matteo Piedi, mentre il disegno luci è affidato a Valerio Tiberi. E la magia del grande schermo rivive sul palco. Con un solo avvertimento, contenuto nello slogan che accompagna il musical: «Preparatevi a credere».

Lo spettacolo, arrivato nella Capitale dopo il debutto a Milano e un passaggio a Torino, prodotto da MAS e Poltronissima, resterà al Brancaccio fino al 9 febbraio. Per informazioni: www.teatrobrancaccio.it , tel. 06.80687231.

24 gennaio 2014

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