Aipd, turismo accessibile con le guide “smart”

Dedicata a Venezia l’ultima nata delle guide turistiche ad alta comprensibilità realizzate da giovani con la sindrome di Down grazie a due progetti europei. Attivi anche un sito e un’app di R. S.

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Presentata questa mattina, martedì 27 maggio, l’ultima nata delle guide turistiche ad alta comprensibilità di Aipd, Associazione italiana persone down nell’ambito del progetto europeo Turisti non per Caso. All’origine del lavoro, due progetti europei, Smart Tourism e Turisti non per Caso appunto, entrambi coordinati da Aipd, a cui hanno preso parte negli ultimi 4 anni 7 organizzazioni di rispettivi Paesi europei. Sono nate così 7 guide turistiche in alta comprensibilità di altrettante città europee (Roma, Venezia, Dublino, Lisbona, Praga, Budapest e La Valletta), redatte da giovani con sindrome di Down, che hanno concordato con le redazioni estere la struttura delle guide, testando le guide dei partner visitando le loro città.

Presentato anche il nuovo sito www.smartourismguide.com, dove le guide sono scaricabili gratuitamente in .pdf, e la nuova app smartousim, per ios e Android, che permette di consultare le guide su smartphone e tablet. Sia il sito che la app saranno multilingua.

Tra le priorità del progetto, ha spiegato la coordinatrice nazionale Aipd Anna Contardi, «c’era la promozione della cittadinanza attiva europea. Ci siamo domandati come realizzarlo concretamente e la risposta è stata: dare la possibilità a persone con sindrome Down di conoscere altre città, vivere insieme esperienze comuni, conoscere persone di altri Paesi». Un altro obiettivo: rafforzare la comprensione tra giovani di differenti Paesi. «Il nostro impegno – ha sottolineato Contardi – è continuare su questo lavoro di inclusione; i progetti europei per i giovani sono un territorio di incontro forte». L’offerta della guida turistica non è pensata solo per persone con sindrome Down ma per tutti. «Ci sembra – ha concluso Contardi – che ancora una volta l’attenzione alle difficoltà di comprensione di una persona con disabilità intellettiva migliora la qualità di vita per tutti».

Un approccio inclusivo in ambito culturale è la priorità sottolineata anche dall’architetto Giulia Ceriani Sebregondi, intervenuta per il ministero per i Beni e le Attività culturali, che ha spiegato come il suo dicastero abbia molto a cuore il tema dell’accessibilità, per far sì «che altri tipi di utenze di pubblico possano accedere ai siti culturali». E la conferma è venuta dalla testimonianza di Michela Giannola, una delle redattrice con sindrome di Down che hanno curato la guida di Venezia. «Mi è piaciuto fare questo lavoro – ha raccontato – perché ho visto tante cose belle; per scrivere la guida ci siamo chiesti quali informazioni servono ai turisti, quali sono le cose più belle da vedere, come ci si muove a Venezia, dove dormire, dove mangiare, qual è la storia della città. Quando andavamo in giro ci dividevamo i compiti, qualcuno prendeva appunti, altri facevano le foto, come me. Grazie a questo progetto sono stata anche a Budapest, lì ho conosciuto persone down come me, che sono in gamba come noi di Venezia». Ora, allo studio c’è la stesura di un’altra guida, dedicata ai piatti tipici e alle feste tradizionali venete. «Ci siamo appassionati – ha spiegato Francesca Pinto, responsabile della sezione Aipd del capoluogo veneto -: è un modo bello e interessante di permettere loro di impiegarsi in qualcosa di serio, molti sono alla fine del percorso scolastico e hanno molte difficoltà a trovare lavoro».

Dal presidente Fish Vincenzo Falabella è arrivato infine l’invito a riflettere sulla situazione delle persone con disabilità intellettiva e relazionale che oggi in Europa sono oltre un milione. «Al di là dei numeri – ha commentato – le politiche sociali rivolte a queste persone sono sempre meno. Sulla carta abbiamo una legislazione all’avanguardia, ma le difficoltà, nella vita reale delle persone con disabilità sono infinite. Ancora molto c’è da fare».

27 maggio 2014

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