Ai Mercati di Traiano gli ori antichi della Romania

La mostra ospita tesori provenienti da ricerche archeologiche effettuate in Romania anche in tempi recenti. In tutto 140 pezzi per un arco temporale che va da civiltà preistoriche a tardo-antiche di Francesca Romana Cicero

Sede ideale dell’esposizione “Ori antichi della Romania. Prima e dopo Traiano” è il museo dei Fori Imperiali. Sebbene di piccole dimensioni, la mostra ospita tesori provenienti da scoperte archeologiche effettuate in Romania nel corso del XX sec. e all’inizio del XXI, tra cui oggetti realizzati dai Daci, popolazione resa celebre dalla conquista romana del II sec.d.C. ad opera dell’imperatore Traiano. Conquista le cui gesta sono state celebrate anche mediante l’innalzamento della colonna traianea, emblema dell’unione delle due culture.

I reperti – presentati con un approccio storico-culturale con pannelli didattici bilingue (italiano-inglese) – coprono un arco temporale che comprende civiltà preistoriche, protostoriche, classiche e tardo-antiche. Una sorta di compendio di storia racchiuso in 140 pezzi di varia destinazione d’uso, alcuni dei quali sottratti alla comunità mediante scavi clandestini. Immessi senza scrupolo sul mercato antiquario internazionale, reperti sono stati in parte recuperati a seguito di complesse operazioni contro la criminalità organizzata.

È il caso dei bracciali regali d’oro di Sarmizegetusa – l’ultima capitale della Dacia conquistata da Traiano – proclamata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Prestati per la prima volta dopo il ritrovamento ad un museo estero, si tratta di bracciali spiraliformi, ciascuno dal peso di 1 kg, terminanti a protome di serpente con ali. Raffigurazione messa in discussione da alcuni studiosi che in essa ravvisano un drago alato, visibile sullo stendardo rappresentato in più occasioni sulla colonna traianea e riconducibile al tempo dell’ultimo re dacio Decebalo. Re di cui lo storico Cassio Dione racconta che nascose il tesoro regale nel letto del fiume, che scorreva vicino alla capitale, per impedire che divenisse bottino dei romani. Ma la presenza del tesoro sarebbe stata rivelata da uno dei suoi seguaci. Rivelazione che, terminate le guerre nel 106, consentì ai romani di portarlo a Roma. Secondo gli studiosi, tuttavia, la Dacia nasconde ancora un potenziale tesoro mai scoperto da alcuno.

Fortuito per gli archeologi è stato per esempio il ritrovamento, a un metro della cinta muraria di una fortificazione romana a Hinova (sulle sponde del Danubio, nord-ovest del paese), di un tesoro di 5 kg d’oro risalente all’età del ferro. Tesoro dal quale proviene una collana di squisita fattura in mostra.

Segnaliamo inoltre l’elmo di Poiana-Coţofeneşti, splendido prodotto dell’arte traco-getica del IV secolo a.C.; una raffinata patera, piatto ampio usato nei riti religiosi, e la coppia di fibule (spille) del tesoro di Pietroasa del V secolo d.C., attribuito alla casa reale ostrogota o visigota e noto come “Gallina con i pulcini d’oro” per la presenza di fibule a forma di aquila.

La mostra costituisce dunque l’occasione – in attesa di futuri scavi e studi – per consentire agli italiani di conoscere le prestigiose origini del popolo romeno e per far riscoprire le proprie tradizioni alle generazioni di rumeni nati in Italia, con l’ausilio di qualche constatazione che pare aneddotica. A Germisara (nel sud della Transilvania), località dove i romani avevano allestito fonti termali dalle proprietà terapeutiche, i visitatori del passato, come oggi alla Fontana di Trevi, lanciavano in esse delle monetine probabilmente con la stessa speranza di ritornare.

“Ori antichi della Romania. Prima e dopo Traiano” c/o Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, via IV Novembre 94. Fino 3 aprile 2011. Curatori: Ernest Oberländer-Târnoveanu e Lucrezia Ungaro. Catalogo: Silvana Editoriale. Orari: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19 (la biglietteria chiude un’ora prima); chiuso il lunedì; apertura straordinaria lunedì 27 dicembre e lunedì 3 gennaio; venerdì 24 e venerdì 31 dicembre dalle 9 alle 14. Biglietto: unico comprensivo di ingresso ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali: intero 10 euro; ridotto 8 euro; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Informazioni: tel. 060608 (tutti i giorni dalle 9 alle 21).

21 dicembre 2010

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