A Roma Alma-Tadema e i pittori dell’800 inglese

Al Chiostro del Bramante, fino al 5 giugno, in mostra la bellezza raffinata, ideale ed enigmatica dei pittori inglesi che, sotto la regina Vittoria, si rifugiarono in un mondo immaginario di Francesca Romana Cicero

Al chiostro del Bramante con la mostra “Alma-Tadema e i pittori dell’800 inglese”, grazie ad eccezionali prestiti della collezione Pérez Simón, va in scena la bellezza. Bellezza formale, raffinata, ideale ed enigmatica di alcuni pittori inglesi, poi denigrati, che tra 800 e 900, contro il moralismo diffuso durante il regno della grande regina Vittoria, si rifugiarono in un mondo immaginario.

In un’epoca in cui la Gran Bretagna, grazie anche possedimenti coloniali, era divenuta la prima potenza economica mondiale, lontani dalla pittura en plain air e dai risvolti sociali conseguenti un crescente sviluppo industriale, riscontrabile per esempio nei romanzi di Dickens, questi pittori celebrarono l’estetismo puro, la bellezza formale. Ispirandosi ai modelli del passato, conosciuto e amato anche mediante viaggi in Italia, Grecia e Oriente, finanziati dai mecenati (i nuovi ricchi borghesi), reinventarono, in ambienti apparentemente quotidiani, il concetto stesso di grazia ed eleganza.

Sullo sfondo di una natura lussureggiante e palazzi sontuosi, rivelatori delle loro abilità di decoratori di interni, muse, modelle, eroine e principesse, sono le delicate interpreti, con finezza psicologica, di miti, drammi shakespeariani, leggende celtiche ed episodi tratti dalla letteratura medievale. L’esposizione è dunque un racconto della storia di un gusto estetizzante, destinato a scomparire agli albori della grande guerra, che coinvolse gli altri campi del sapere, quali la letteratura e la musica (Oscar Wilde, D’Annunzio, Ravel e Debussy per es.). Racconto che si dipana lungo il percorso della mostra, che procede per sequenze narrative al fine di ricreare la suggestione d’interni dell’epoca, quando gli aristocratici amavano tappezzare le pareti dei loro palazzi con questi dipinti, e la conseguente fruizione intimistica delle opere. Interni che ospitano opere accostate per sentimenti e stati d’animo affini, rievocati attraverso un fiore. Ad esempio l’oleandro che simbolicamente rappresenta l’armonia dell’universo nelle leggende d’amore; il caprifoglio, in quanto rampicante, le capacità seduttive; l’elleboro la sanità di mente etc.

Dai preraffaelliti, caratterizzati da una forte attrazione per i maestri del Rinascimento e per i temi della letteratura britannica, come Dante Gabriel Rossetti, si passa all’accademismo puro di Leighton, di cui in mostra è presente la sua Antigone, raffigurata come un’eroina solitaria, che affronta il destino senza timore, e le fanciulle greche che raccolgono conchiglie, quadro in cui domina la grazia. E ancora da Burne-Jones e Waterhouse, a Long, che raffigura Esther, seconda moglie di Assuero, nel momento in cui decide di presentarsi al marito, senza essere annunciata, per salvare gli ebrei di Babilonia. Opere che rispecchiano una passione per un nuovo Neoclassicismo, alimentato dalla formazione ricevuta nelle grammar school e nelle assidue visite al British Museum.

Conclude degnamente la mostra “Le rose di Eliogabalo” di Alma-Tadema. L’episodio raffigurato si riferisce all’usanza del giovane imperatore di coprire gli ospiti, nel corso delle feste, con una pioggia di petali di rosa. Nel celebre dipinto bellezza e crudeltà convivono: il fascino incantevole della cascata di rose si unisce alla tragedia della morte vana e gratuita dei cortigiani per soffocamento. La grazia e l’eleganza dell’estetismo lascia ormai intravedere le prime inquietudini del decadentismo.

Alma-Tadema e i pittori dell’800 inglese. Collezione Pérez Simón c/o Chiostro del Bramante
Via della Pace. Fino al 5/06/14.Curatore: V. Gerard-Powell. Catalogo: Silvana Editore.
Orari: Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00; sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00 (la biglietteria chiude unʼora prima); il 2 giugno 10:00 – 20:00; Biglietti (audioguida inclusa): Intero € 13,00 Ridotto € 11,00. Informazioni e prenotazioni: T 06 916 508 451; per la didattica: didattica@arthemisia.it

9 maggio 2014

Potrebbe piacerti anche