Al via i saldi estivi, cauto ottimismo per i consumi

Nella Capitale si parte il 5 luglio. I dati della Confcommercio sottolineano, in prospettiva, un trend positivo. FederModa stila un decalogo di regole e consigli a tutela dei diritti dei consumatori di R. S.

Al via i saldi nella Capitale. Da domani, 5 luglio, i negozi potranno infatti applicare gli sconti sulla merce in vendita mentre montano le aspettative dei commercianti e le speranze dei consumatori. Osservati speciali saranno gli 80 euro che il governo Renzi ha inserito nelle buste paga di una parte di italiani. La speranza – da parte dell’esecutivo e anche dei commercianti – è quella che vengano spesi, almeno in parte, per dare un piccolo slancio all’economia. A supportare questo scenario, i dati di FederModa Italia Roma – Confcommercio che prevede una spesa media a famiglia che si aggirerà intorno ai 250 euro, mentre nel 2013 era stata di 230 euro (+8,7% rispetto allo scorso anno).

Certo la previsione è legata solo ai “trend di sentimento” e non supportata da dati concreti relativi alle vendite; da registrare comunque una generale stabilità nei consumi di maggio nel settore moda (65% degli esercizi intervistati, mentre il 22% ha parlato di un miglioramento e il 13% di un peggioramento). Un clima di cauto ottimismo quindi da parte dei commercianti al quale contribuisce anche un aumento del flusso dei turisti nella Capitale che, in corrispondenza dei saldi nel mese di luglio, corrispondono a circa il 30% degli acquirenti.

I saldi riguardano un numero consistente di attività di abbigliamento, tendaggi, accessori e calzature, basti pensare che i negozi di abbigliamento nella Capitale sono quasi 7.000, quelli di calzature e articoli in pelle oltre 1.500, il tessile infine all’incirca 700 attività. Le donne costituiscono oltre il 70% della clientela e rivolgono abitualmente il loro interesse verso capi d’abbigliamento quali calzature (60%), maglieria (45%), stivali (70%), intimo (15%), costumi da bagno; mentre gli uomini sono più indirizzati verso articoli come camicie (55%), abbigliamento sportivo (37%)

«Nella Capitale – dichiara il presidente di Federmoda Confcommercio Roma, Massimiliano De Toma – i saldi muovono il 6 – 8 % del giro d’affari totale nazionale, stimato intorno ai 6 miliardi di euro, sono pertanto un momento molto atteso sia dai commercianti che dai nostri clienti». Nel «rispetto del rapporto di fiducia e trasparenza nei confronti dei commercianti e dei propri clienti – dice De Toma – FederModa Confcommercio ha stilato, come ogni anno, un decalogo pubblicato sul sito www.confcommercioroma.it, riguardante le principali regole da osservare nel periodo dei saldi su cambio della merce, prova dei capi, forme di pagamento, caratteristiche dei prodotti in vendita, indicazione dei prezzi, il diritto di recesso, le riparazioni, l’esposizione della merce, la composizione delle vetrine, il divieto d’immissione di nuova merce nel negozio e nel magazzino».

Infine, una raccomandazione, conclude De Toma: «È bene rivolgersi nel periodo dei saldi al proprio negozio di fiducia per avere garanzia di qualità, trasparenza e rispetto delle regole».

Consulta il decalogo di FederModa

4 luglio 2014

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