Partita dal Gemelli la campagna per l’igiene delle mani

“Ti sei lavato le mani?”. Questo lo slogan dell’iniziativa di informazione e sensibilizzazione promossa dal policlinico universitario. L’obiettivo: abbattere il rischio di infezioni ospedaliere di R. S.

Operatori sanitari, degenti, visitatori, studenti. Si rivolge a tutti la campagna “Ti sei lavato le mani?”, promossa dal Policlinico Gemelli in occasione della Giornata mondiale per l’igiene delle mani e presentata ieri, lunedì 5 maggio, nel corso del convegno “Verso un ospedale senza infezioni – Un obiettivo strategico per il Policlinico”. Alla base, appunto, un gesto «semplice ma fondamentale», spiegano dall’ospedale: il lavaggio delle mani prima e dopo ogni manovra che prevede il contatto con il paziente nonché il chiaro invito a tutti i frequentatori della struttura, nessuno escluso, dai degenti agli studenti, ai visitatori, a non trascurare la propria igiene delle mani.

La campagna, fortemente voluta dalla direzione del Policlinico e coordinata da Gabriele Sganga, è anzitutto un’iniziativa di informazione ed educazione interna all’ospedale, con cartellonistica ad hoc lungo i principali percorsi assistenziali del Gemelli, dispenser di soluzioni alcoliche per pulire le mani, opuscoli informativi che spiegano come si lavano le mani e perché questo atto, così “scontato” da esser sovente e a torto trascurato, sia un importantissimo presidio per il contrasto alle infezioni nell’ospedale e non solo. «L’igiene delle mani, se eseguita regolarmente e correttamente, prima e dopo ogni contatto con un paziente, meglio se usando un gel alcolico, più efficace di un normale detergente, si stima riduca le infezioni ospedaliere mediamente dal 10 al 50%», commenta Sganga. Il messaggio principale allora, continua il professore, è che «lavarsi le mani non è una questione di educazione ma un gesto fondamentale che permette di evitare la trasmissione di molte infezioni». E in questa direzione l’Italia «ha ancora molta strada da fare».

Accanto alla campagna di sensibilizzazione e di educazione sanitaria rivolta al pubblico di ogni età, l’iniziativa del Gemelli prevede anche una sezione dedicata agli operatori sanitari: anche nei reparti saranno affissi con evidenza in punti strategici cartelloni che ricordano quali sono i momenti fondamentali per l’igiene delle mani, soprattutto prima e dopo ogni contatto con il paziente, ma anche prima di una manovra asettica, dopo il rischio di esposizione con un liquido biologico, e infine dopo il contatto con ciò che sta attorno al paziente. Ancora, il progetto prevede «la revisione delle Linee guida aziendali in materia e la rilevazione, mediante check list strutturate, della compliance degli operatori rispetto ai momenti in cui è necessario procedere all’igiene delle mani – afferma Fabrizio Celani, Direzione Rischio Clinico e Igiene del Gemelli -. In programma, inoltre, l’avvio di un percorso formativo per gli operatori, sia mediante incontri sul campo che corsi, che proseguirà anche nei prossimi anni, a valutazione sistematica dei risultati della campagna, la somministrazione di questionari agli operatori, la ripetizione regolare delle rilevazioni per verificare l’aderenza alle Linee guida».

L’obiettivo, in sintesi, è rendere la campagna permanente. La posta in gioco, osservano i promotori, è alta: «Con questa iniziativa stimiamo di ridurre ulteriormente l’incidenza delle infezioni ospedaliere nel nostro nosocomio del 5-15%, già a un anno dall’avvio della campagna».

6 maggio 2014

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