Giornata dell’infanzia, diritti da difendere

In ricordo della convenzione Onu, firmata nell’89 a New York, oggi, 20 novembre, al Museo d’arte sperimentale di Tor Bella Monaca si è tenuta una tavola rotonda sui bambini. Il ministro Riccardi: «Sono il futuro» di Lo. Leo.

«Difendere i diritti dei bambini, contrastare abusi, prevaricazioni e condizioni di sfruttamento che ne violano l’integrità e ne compromettono la formazione e la piena realizzazione, significa non solo riconoscere anche ai più piccoli cittadini la loro dignità di persone ma anche salvaguardare il futuro civile del nostro Paese». Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha scritto nel messaggio inviato al Presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, Alessandra Mussolini, in occasione dell’incontro “I diritti dei bambini al tempo della crisi”, promosso per la Giornata nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra oggi, 20 novembre.

«La difesa dei minori costituisce un impegno prioritario per le forze politiche e sociali del nostro Paese – prosegue il Capo dello Stato – soprattutto nell’attuale periodo di recessione economica che li vede maggiormente esposti all’abbandono, alla povertà e al rischio di esclusione sociale. Si deve compiere ogni sforzo perché non venga meno la tutela delle famiglie più vulnerabili e venga sostenuto il ruolo centrale della scuola e dei servizi per l’infanzia, affinché siano in grado di fronteggiare con sempre maggiore efficacia tutte le situazioni di difficoltà ed emarginazione».

Alla cerimonia, che si è tenuta al Museo d’Arte sperimentale di Tor Bella Monaca, è intervenuto il ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi: «Dobbiamo prendere sul serio i giovani, prestare ascolto. Spesso non sappiamo parlare con loro, forse i giovani ci fanno paura?», ha chiesto, evidenziando che «il problema per noi è esserci per impedire che le periferie vadano alla deriva. Bisogna ridare centralità all’infanzia». E «in un luogo dove risorge l’attenzione per i bambini – ha sottolineato Riccardi riferendosi al quartiere periferico che ha ospitato le celebrazioni – noi dobbiamo parlare del futuro che sono i bambini».

Secondo il presidente del Senato, Renato Schifani, «la legislazione vigente a tutela dei minori, sia a livello nazionale, sia internazionale, è senza dubbio un’esemplare conquista sociale e civile in materia di diritti umani. C’è – ammonisce – tanto da fare, in particolare dove persistono situazioni di degrado e sottosviluppo che impediscono condizioni di vita rispettose dei diritti dei minori, non solo per la mancanza di mezzi necessari a garantire loro condizioni di sicurezza, ma anche per una totale assenza di cultura in tal senso. Anche nelle società più evolute come la nostra, i pericoli alla serenità del minore sono tanti e spesso subdoli. Spero – auspica – che quest’occasione sia un’esortazione per tutti, affinché si favoriscano energicamente e con fermezza le politiche di tutela».

«Crescere insieme ai bambini e agli adolescenti fa diventare grande l’Italia», spiega il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Vincenzo Spadafora. «È importante infatti che tutti comprendano che, anche in tempi di crisi economica, gli investimenti nelle politiche e gli interventi per bambini e adolescenti sono indispensabili per cambiare le sorti del nostro Paese e per rendere l’Italia nuovamente competitiva nei prossimi anni». Nel pomeriggio alla Camera dei deputati e al Senato si discuteranno le mozioni presentate da alcuni parlamentari sui diritti dell’infanzia. «È un segnale importante quello che arriva dal Parlamento. È fondamentale che bambini e adolescenti- conclude Spadafora- siano coinvolti ed ascoltati sempre, e che la scuola rimanga il punto di riferimento per la loro formazione».

Le istituzioni, però, «dimenticano, talvolta intenzionalmente, che anche i minori rom costituiscono una preziosa risorsa per il Paese», denuncia l’associazione “21 Luglio”: «Nonostante il consenso globale sull’importanza del rispetto dei diritti dei bambini, in molte parti del pianeta i diritti dell’infanzia vengono calpestati dagli stessi organi istituzionali – spiega l’associazione -. L’Italia non è esente da tali azioni che si rendono ancora più evidenti quando le stesse riguardano i minori appartenenti alle comunità rom e sinti», circa 20 mila nel nostro Paese.

20 novembre 2012

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