La morte di Le Quyen Ngo Dinh, il cordoglio della Chiesa e della città

Il cardinale Agostino Vallini: «La Chiesa di Roma è grata al Signore per avere avuto il dono di questa umile donna». I messaggi del mondo delle istituzioni e del volontariato di Federica Cifelli

«La Chiesa di Roma – ha scritto il cardinale Agostino Vallini in un messaggio – è grata al Signore per avere avuto il dono di questa umile donna che ha fatto delle parole di Gesù “ero straniero e mi avete accolto” (Mt 25,35) un programma di vita, realizzato nel quotidiano servizio di ascolto e conforto per quanti sono stati costretti a lasciare la propria patria». La preghiera del cardinale, e con lui dell’intera diocesi, è per Le Quyen Ngo Dinh, la responsabile dell’Area immigrati della Caritas diocesana deceduta nella mattina del 16 aprile scorso, in un incidente stradale sulla via Pontina, all’altezza di Mostacciano, mentre andava al lavoro, al Centro d’ascolto per immigrati in via delle Zoccolette. Aveva 53 anni. La sua testimonianza, ha continuato il vicario del Papa per la diocesi di Roma, «è un incoraggiamento a tutta la comunità cristiana per proseguire nell’accoglienza degli immigrati e favorirne una vera integrazione che permetta alla nostra città di manifestare sempre più il volto universale che la Provvidenza le ha affidato».

«Le Quyen è stata un esempio. La sua opera a favore degli ultimi e dei poveri, che per tanti anni ha svolto con entusiasmo e fede, è stata per noi un motivo di crescita umana e professionale. Sapeva coniugare le sue doti umane, l’esperienza che le derivava dall’essere una rifugiata, a una profonda fede in Dio e un radicato rispetto per l’uomo». Monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana, ricorda così Le Quyen Ngo Dinh e il suo impegno di una vita per gli ultimi. «Con i suoi consigli e il lavoro infaticabile sapeva ricordarci sempre che la nostra opera è per i poveri e gli svantaggiati», continua monsignor Feroci, ribadendo la vicinanza «alla sua famiglia e alla comunità parrocchiale di San Gregorio Barbarigo, dove con assiduità Le Quyen partecipava all’Eucarestia domenicale» e dove sabato 21 aprile sarà celebrata dal vescovo Guerino Di Tora, già direttore della Caritas diocesana, la Messa di esequie. Della sua «competenza professionale» e della sua «instancabile attività, preziosa per tutta la “famiglia Caritas”, a tutela dei migranti e in particolar modo dei rifugiati» parla anche il direttore di Caritas Italiana don Francesco Soddu in un messaggio inviato a monsignor Feroci. «La ricordiamo – continua – anche per il suo entusiastico e generoso carattere che dava colore e vitalità a ogni incontro o percorso condiviso».

Cordoglio per la tragica scomparsa di Ngo Dinh è stato espresso a nome di tutta la giunta capitolina anche dal sindaco Gianni Alemanno, che in una lettera indirizzata al direttore della Caritas romana la definisce «una notizia che mi addolora e che colpisce tutta la nostra città per la quale Le Quyen ha sempre lavorato con professionalità e dedizione, contribuendo a fare in modo che la nostra città potesse essere più accogliente e solidale per quanti arrivano da altre nazioni». Negli ultimi giorni, ricorda il sindaco, «la Caritas di Roma è stata messa a dura prova con la scomparsa di suor Maria delle Neve ed oggi di Le Quyen», che ricorda «sempre presente, disponibile e attenta al dialogo con le istituzioni, verso le quali ha sempre portato come priorità il bene delle persone immigrate e i loro diritti».

Vicinanza, amicizia e riconoscenza anche nelle parole del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. «Siamo tutti profondamente colpiti per la tragica scomparsa di Le Quyen Ngo Dinh, una donna che ha dedicato la sua vita ad aiutare le persone in difficoltà e che per anni alla Caritas ha svolto un lavoro straordinario – scrive in una nota -. La sua morte lascia un vuoto incolmabile in tutte quelle persone che l’hanno conosciuta e hanno avuto modo di apprezzarne le qualità». Della «profonda sensibilità che ha contraddistinto anche il suo impegno a sostegno degli immigrati e delle persone in difficoltà» parla anche l’assessore provinciale alle Politiche sociale Claudio Cecchini, ricordando il rapporto personale e la lunga collaborazione con Le Quyen nel periodo trascorso insieme alla Caritas di Roma. «Una persona straordinaria – dichiara -, che ci mancherà».

Per la presidente della Regione Lazio Renata Polverini «la scomparsa di Le Quyen Ngo Dinh rappresenta una grave perdita non solo per Roma e per il Lazio ma per tutta la comunità nazionale. La ricorderemo – sottolinea esprimendo le condoglianze dell’intera Regione alla famiglia e alla Caritas diocesana – per il suo prezioso lavoro a favore degli immigrati e dei bisognosi e per tutto quello che ha fatto a favore della causa dell’integrazione». Un cammino condiviso con il mondo del volontariato e della solidarietà attivo nella chiesa e nella città di Roma. A cominciare dalla Comunità di Sant’Egidio, che esprime «dolore e vicinanza» alla Caritas diocesana e al suo direttore per l’improvvisa morte di Le Quyen. «L’abbiamo conosciuta fin dalla metà degli anni novanta – si legge in un messaggio – e con lei abbiamo condiviso molti incontri e molto lavoro per rendere più dignitose le condizioni di vita degli immigrati e dei rifugiati della nostra città». E il ricordo va alla sua grande «passione e competenza». «Ci uniamo nella preghiera alla sua famiglia e ai tanti che le hanno voluto bene – dichiarano dalla Comunità -. Continueremo con passione ad impegnarci per i diritti dei migranti e per la loro integrazione anche nel ricordo della passione e dell’impegno di Le Quyen».

Colpito dalla scomparsa di «questa donna coraggiosa e forte» anche il ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi: «Da ex rifugiata – sottolinea – ha operato con passione al servizio degli ultimi e degli emarginati, compiendo quotidiana e meritoria opera di accoglienza e integrazione».

17 aprile 2012

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