I ragazzi del S. Apollinare incontrano Bartolomeo I

Un viaggio di cinque giorni a Istanbul e la visita al patriarca ecumenico arcivescovo di Costantinopoli. L’invito ai giovani ad approfondire le scienze umane. Lo scambio dei doni di Graziella Melina

Settanta studenti dell’Istituto Sant’Apollinare hanno fatto visita il 10 marzo al patriarca ecumenico Bartolomeo I, arcivescovo di Costantinopoli. Un incontro «straordinario» che i ragazzi del triennio dei licei classico e scientifico, in gita per 5 giorni a Istanbul, ora ricordano con grande gioia.

Il patriarca ecumenico ha raccontato ai giovani «di essere stato anche lui alunno del Pontificio Istituto Orientale di Roma e di considerare questa esperienza come una grande opportunità della sua vita – ricorda il vice preside Luigi Fioriti -. Ha invitato i ragazzi ad approfondire le scienze umane per divenire competenti operatori del domani, rispettosi degli uomini, della natura e di tutto l’ambiente». Non è mancato poi un saluto e la riconoscenza a Benedetto XVI. «Ne ha parlato con sommo affetto e grande stima – prosegue Fioriti -. Era molto riconoscente per la memorabile visita compiuta al patriarcato, e lo ha ringraziato di avergli fatto dono del suo recente libro “Gesù di Nazaret”, che aveva incominciato a leggere, e che riteneva estremamente interessante. Trovava piacevolmente singolare che il Papa avesse parlato anche di lui!». E poi, rivolto ai ragazzi, ha detto: «“È un grande teologo che fa del bene a tutte le Chiese e voi seguitelo con affetto e simpatia”!», riferisce ancora il vice preside.

Dopo l’incontro, un gruppo di studenti ha intonato il tradizionale canto di augurio, in lingua greca, il “Polikronion”. Un gesto ben gradito dal patriarca tanto che al momento della benedizione si è pure complimentato. «Era molto stupito e grato – ricorda Giulia Bonomi, del liceo classico -. Ci ha detto che cantiamo meglio dei greci! C’è stato un dialogo molto aperto e ha pure detto che era molto interessato a venirci a trovare». «Siamo stati accolti in modo molto caloroso. Ci ha raccontato della sua visita a Roma e ci ha esortato a studiare e a impegnarci per il futuro», aggiunge poi Luca Mazzola, dello scientifico.

Ai ragazzi, inoltre, è stata donata una piccola croce con il suo simbolo e una pubblicazione sulle reliquie di San Giovanni Crisostomo e di San Gregorio Nazianzeno restituite al patriarcato da Giovanni Paolo II. «Noi invece – prosegue Fioriti – abbiamo fatto dono al patriarca di un’edizione in lingua italiana del libro liturgico dell’apostolo, contenente la prima lettura della celebrazione eucaristica di tradizione bizantina, edito dall’Eparchia di Lungro, e gli atti del II Sinodo Intereparchiale di Grottaferrata». Al patriarca sono state anche consegnate due lettere: di Benedetto Tuzia, presidente della Commissione diocesana per l’ecumenismo e del preside del Sant’Apollinare, don Enzo Pacelli.

18 marzo 2011

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