Il mosaico dell’abside a Santi Cosma e Damiano
di Marco Frisina
La zona del Foro Romano è da considerarsi un luogo particolare per la città di Roma. La storia antica della città pagana si intreccia con quella della città cristiana, i templi e i monumenti antichi diventano la base per le nuove basiliche e le nuove chiese, tanto da non saper più distinguere gli uni dalle altre. L’antico tempio di Romolo e i locali del Foro della Pace divennero la chiesa dei Santi Cosma e Damiano. I due fratelli medici erano così messi a contrasto con un tempio pagano adiacente dedicato ai fratelli Dioscuri, Castore e Polluce. L’edificio fu costruito intorno al 528 e vanta al suo interno preziosi capolavori d’arte cristiana, tra questi lo splendido mosaico dell’abside. Nonostante i rifacimenti seicenteschi e i restauri successivi rimane una delle testimonianze più belle dell’iconografia cristiana di quel periodo. I santi Pietro e Paolo presentano al Salvatore i santi titolari della chiesa mentre a sinistra c’è il Papa Felice IV che offre la chiesa da lui dedicata e a destra è raffigurato San Teodoro. Al centro il Salvatore è sospeso sulle nubi iridescenti, egli sembra discendere su di esse, quasi fossero una via che dal cielo scende sulla terra. I rifacimenti seicenteschi distrussero la mano del Padre che porge la corona della vittoria al Cristo. Nella cornice sottostante i dodici agnelli rappresentano i dodici apostoli. Il materiale dei mosaici è la pasta vitrea che dona alle tessere il timbro smagliante che li caratterizza.
8 febbraio 2010