Dedicata la chiesa di Poggio del Torrino

Festa nel quartiere per la celebrazione a San Giovanni Battista de La Salle presieduta dal cardinale Vallini. Il teatro, 14 sale, l’aula semicircolare di Emanuela Micucci

Poggio del Torrino celebrerà il Natale nella nuova parrocchia. Ad inaugurare il complesso di San Giovanni Battista de La Salle il cardinale vicario Agostino Vallini, sabato pomeriggio (12 dicembre 2009), alla vigilia della Giornata diocesana per le nuove chiese. Una festa per i 14mila abitanti del quartiere che, emozionati, riempiono la chiesa per la Messa di dedicazione della struttura che attendevano da 9 anni. Non è voluto mancare nessuno. Così, molti rimangono all’esterno.

«Questo tempio è il luogo in cui – spiega il cardinale Vallini – il popolo di Dio cresce in bene e in santità. È la casa di tutti. Come definire la parrocchia? Una famiglia di famiglie. Per voi oggi c’è un nuovo inizio, un diverso sviluppo fraterno del quartiere. Dalla parrocchia si possa irradiare pace, giustizia, solidarietà nella città».

La celebrazione è ricca di segni. Il primo, la consegna dell’atto giuridico della chiesa da parte del vescovo Ernesto Mandara, direttore dell’Ufficio diocesano per l’edilizia di culto, che concelebra la Messa insieme con il vescovo ausiliare del Settore Sud, monsignor Paolino Shiavon, il parroco don Giampaolo Perugini e il suo predecessore don Ilija Perlata. «Questa chiesa, così come la vedeta, è il frutto della fatica – afferma monsignor Mandara – sostenuta da voi fedeli e dalla nostra diocesi».

Oltre alla nuova chiesa, in soli due anni di lavori sono state ultimanete anche 14 aule per le attività parrocchiali e il teatro. Il progetto dell’architetto Giuseppe Spina prevede un’aula semicircolare, luminosa, con una vetrata aperta dietro l’altare. A fianco, il quadro monumentale di San Giovanni Battista de La Salle, dono della congregazione dei fratelli delle scuole cristiane, come la Via Crucis. Sulla sinistra, il tabernacolo con il mosaico del roveto ardente. Il soffitto ricoperto di legno. La cappella, grazie a una vetrata scorrevole, diventa parte della chiesa.

«Questa è il nostro tesoro – dice il cardinale Vallini –. Educate i bambini all’adorazione del Signore. Abituiamoci a leggere la Parola di Dio. Considerate la vostra chiesa un luogo santo, dove si entra per pregare, per ascoltare Dio che parla. Lo scopo ultimo della chiesa-edificio è fare in modo che nel cuore di ogni uomo abiti Dio». «La parrocchia sia una luce visibile, ardente e credibile del nostro servire il Signore»: è l’augurio di don Giampaolo. «Oggi è la fine di una prima tappa – ricorda don Ilija –, quella delle fondamenta». San Giovanni Battista de La Salle diventerà la piazza del quartiere.

15 dicembre 2009

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